TIZIANO VECELLI
P 1 T T
ORE.
(7 /t-cf c/e/ ^7*£t-x r t /e
u Tempre un gran motivo per inalzare a mag-
gior perfezione le fcienze e le arti la vir-
tuofa emulazione tra’ profeffori ; come av-
venne alla pittura per mezzo del divin
Tiziano , il quale avendo offervati i pro-
grefli fatti da Giorgione , s’ impegnò , dopo
1’ imitazione , di fuperarlo ; ed infieme di
follevar 1’ arte medefima a quel decoro e
bellezza , che al mondo è palefe .
Il natale di quello rinomatilfimo artefice fu 1’ anno
1477. (>) nel piccolo cartello di Pieve, fituato nel diftret-
to di Cadore fu’ confini del Friuli ; e pervenuto all’ età d’ ap-
prendere , il padre lo deftinò allo ftudio delle lettere . Il fan-
ciullo però in quella vece applicofli a dare altri rifcontri del-
la fua naturale inclinazione ; poiché eftratti ingegnofamente
diverfi colori da’ fughi dell’ erbe , dipinfe con elfi fui muro
della pubblica ftrada la figura della noftra Donna . Perlochè il
padre ftimò proprio 1’ inviarlo a Venezia , per ivi farlo atten-
dere a quella profeilione , per cui dimoftravafi sì didimamente
prefcelto .
Avendo pertanto fatto i fuoi ftudj fotto la direzione , pri-
ma di Gentile , poi di Giovanni Bellini , riufcì un bravo dife-
gnatore , e nel colorire molto più rifoluto de’ maeftri . Le pri-
me fue opere pubbliche furono , una tavola dell’ Arcangelo
Raffaello per la chiefa di Santa Caterina : un’ altra della Pre-
fentazione della Madonna , per la fcuola della Carità ; e pari-
mente per la chiefa della Salute colorì la tavola del San Mar-
co . Il reftante delle pitture , che in tal tempo dipinfe , sì nel-
la patria , che in Venezia , fi veggano appreffo al Vafari , al
Ridolfi , e ad altri (*). Non
( 1 ) Il Vafari , ed altri hanno 1480. Il nome di Ti^ìa- fa famiglia di quello pittore*
no , alcuni tengono che fia in memoria di San Ti- (2) Nella Part. ni. Voi. il. nella Part. t.
ziano Velcovo di Oderzo , il quale fanno della ftef-
Tiziano
Vecelli
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ORE.
(7 /t-cf c/e/ ^7*£t-x r t /e
u Tempre un gran motivo per inalzare a mag-
gior perfezione le fcienze e le arti la vir-
tuofa emulazione tra’ profeffori ; come av-
venne alla pittura per mezzo del divin
Tiziano , il quale avendo offervati i pro-
grefli fatti da Giorgione , s’ impegnò , dopo
1’ imitazione , di fuperarlo ; ed infieme di
follevar 1’ arte medefima a quel decoro e
bellezza , che al mondo è palefe .
Il natale di quello rinomatilfimo artefice fu 1’ anno
1477. (>) nel piccolo cartello di Pieve, fituato nel diftret-
to di Cadore fu’ confini del Friuli ; e pervenuto all’ età d’ ap-
prendere , il padre lo deftinò allo ftudio delle lettere . Il fan-
ciullo però in quella vece applicofli a dare altri rifcontri del-
la fua naturale inclinazione ; poiché eftratti ingegnofamente
diverfi colori da’ fughi dell’ erbe , dipinfe con elfi fui muro
della pubblica ftrada la figura della noftra Donna . Perlochè il
padre ftimò proprio 1’ inviarlo a Venezia , per ivi farlo atten-
dere a quella profeilione , per cui dimoftravafi sì didimamente
prefcelto .
Avendo pertanto fatto i fuoi ftudj fotto la direzione , pri-
ma di Gentile , poi di Giovanni Bellini , riufcì un bravo dife-
gnatore , e nel colorire molto più rifoluto de’ maeftri . Le pri-
me fue opere pubbliche furono , una tavola dell’ Arcangelo
Raffaello per la chiefa di Santa Caterina : un’ altra della Pre-
fentazione della Madonna , per la fcuola della Carità ; e pari-
mente per la chiefa della Salute colorì la tavola del San Mar-
co . Il reftante delle pitture , che in tal tempo dipinfe , sì nel-
la patria , che in Venezia , fi veggano appreffo al Vafari , al
Ridolfi , e ad altri (*). Non
( 1 ) Il Vafari , ed altri hanno 1480. Il nome di Ti^ìa- fa famiglia di quello pittore*
no , alcuni tengono che fia in memoria di San Ti- (2) Nella Part. ni. Voi. il. nella Part. t.
ziano Velcovo di Oderzo , il quale fanno della ftef-
Tiziano
Vecelli