Raffaello
S ANZJ
56 Serie de’ Ritratti di Pittori
Finalmente impegnato dal Cardinal Giulio de’ Medici , fi
pofe a colorir per elfo la Tavola della Trasfigurazione . In
qued’ opera , quafi prefago , che dovefle efler 1’ ultima , im-
piegò veramente ogni fua polla , acciocché riufciffe la più du-
penda , la più divina di quante mai ne aveffe colorite ; co-
me univerfalmente vien reputato .
Ma nel tempo , eh’ era per darle 1’ ultima perfezione , fo-
praggiunfegli una veemente febbre , cagionata da un ecceden-
te diletto amorofo , da lui a’ medici non manifedato ; che in-
di coll’ emifilone del fangue , fi fece un male irrimediabile .
Laonde avendo difpofto di tutte le cofe fue , placidamente fpi-
rò , l’anno 1520. , e dell’età fua tre n tale t te fimo , nel giorno
appunto del Venerdì fanto , in cui era nato .
Il cadavere fu tenuto efpodo nella danza de’ lavori da lui
fatti -, e dal capo gli avevan collocata la fuddetta tavola della
Trasfigurazione (>). Quefto virtuofo apparato ferviva in vero
di una più compalfionevol comparfa a ogni genere di perfone ,
nel rimirarne ivi edinto l’incomparabile autore . Pofcia fu por-
tato a feppellirfi nella chieda della Rotonda , ove gli furon fat-
te fontuofiffime efequie , ed onorato il fepolcro con infcrizio-
ne ; e dopo nell’ anno 1674. col ritratto in marmo , fattovi
aggiungere da Carlo Maratti, grand’ imitatore del fuo fubli-
me dile .
DO-
( 1 ) Quella tavola fu pofcia collocata all’ aitar maggiore di San Pietro in Montorio .
S ANZJ
56 Serie de’ Ritratti di Pittori
Finalmente impegnato dal Cardinal Giulio de’ Medici , fi
pofe a colorir per elfo la Tavola della Trasfigurazione . In
qued’ opera , quafi prefago , che dovefle efler 1’ ultima , im-
piegò veramente ogni fua polla , acciocché riufciffe la più du-
penda , la più divina di quante mai ne aveffe colorite ; co-
me univerfalmente vien reputato .
Ma nel tempo , eh’ era per darle 1’ ultima perfezione , fo-
praggiunfegli una veemente febbre , cagionata da un ecceden-
te diletto amorofo , da lui a’ medici non manifedato ; che in-
di coll’ emifilone del fangue , fi fece un male irrimediabile .
Laonde avendo difpofto di tutte le cofe fue , placidamente fpi-
rò , l’anno 1520. , e dell’età fua tre n tale t te fimo , nel giorno
appunto del Venerdì fanto , in cui era nato .
Il cadavere fu tenuto efpodo nella danza de’ lavori da lui
fatti -, e dal capo gli avevan collocata la fuddetta tavola della
Trasfigurazione (>). Quefto virtuofo apparato ferviva in vero
di una più compalfionevol comparfa a ogni genere di perfone ,
nel rimirarne ivi edinto l’incomparabile autore . Pofcia fu por-
tato a feppellirfi nella chieda della Rotonda , ove gli furon fat-
te fontuofiffime efequie , ed onorato il fepolcro con infcrizio-
ne ; e dopo nell’ anno 1674. col ritratto in marmo , fattovi
aggiungere da Carlo Maratti, grand’ imitatore del fuo fubli-
me dile .
DO-
( 1 ) Quella tavola fu pofcia collocata all’ aitar maggiore di San Pietro in Montorio .