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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Spano, Giovanni: Statuetta di terra cotta di Tharros
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Spano, Giovanni: Ambra che trovasi nei sepolcri
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0186

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che volta sotto questa forma, vale a dire con un montone
sulle spalle , perchè così fu veduto girare attorno alla città
di Tebe quando imperversava una pestilenza da cui fu li-
berata (i). Dello stesso modo noi classifichiamo la statuetta
di Tharros riportandola ad un' alta antichità meglio che ai
tempi dell' arte cristiana. La figura del Salvatore in simili
monumenti è rappresentata a testa nuda e con podere , o
veste talare più lunga e più modesta come nel vetro d' I-
tiri (Bullet. an. V ; p. ii3 ). Così pure viene rappresentato
in alcune incisioni di corniole , e sovente con altre pecore
attorno per indicare il gregge cristiano (2). Per Y ordina-
rio le scolture dei sarcofagi cristiani hanno la rappresen-
tanza del buon Pastore, come quello che conservasi nel
Santuario di Torres ; il quale ha la figura del Pastore con
veste succinta , e senza pileo in testa ; come la figura del
Pasto?- bonus in una bolla di piombo del Papa Deus dedit
( V. Cantù , Tav. LXIII, c ). G. Spano

AMBRA CHE TROVASI NEI SEPOLCRI

Gli autori antichi parlarono di questa materia combusti-
bile tra i quali Erodoto, da cui si rileva quanto sia antico
l'uso che ne fecero i popoli. I romani ne facevano anelli,
monili ed ogni altra sorta di ornati ; i quali oltre di appa-
gare la vista, rallegravano 1' odorato pella sua grata fra-
granza. Un pezzo d' ambra di qualche grossezza e nitidezza
aveva un prezzo alterato. Era tanto comune e pregiata da

(1) Il tempio a lui dedicato in Tebe è ricordato da Pausania, e nella festa
a lui consacrata, il più bel giovine di Tebe girava intorno alle mura portando
sulle spalle un agnello.

(2) Quest'immagine allegorica colle altre storiche del Vecchio e Nuovo testa-
mento furono imitate dai cristiani nei primi tempi, poi scolpirono scene di
martini , ed il Cristo straziato non occorre prima del Sec. VII. La più antica
effigie di G. Cristo è quella della cappella del cimitero di S. Callisto , il cui
tipo, viso ovale, aria dolce e malinconica, barba corta , capelli cascanti sulle
spalle, e separati sulla fronte, con due ricci sul petto, fu adottalo dagli artisti.
 
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