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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Spano, Giovanni: Vasi fittili sardi
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0028

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nelle tombe di Tharros (i). Di questo genere si sono
estratti piattelli e tazze di diversa grandezza e colori, di
terra rossa , nera ? gialla , sanguigna e rosacea d' una in-
credibile leggierezza e perfezione. Ve ne sono anche di
([nelle che attorno hanno o striscie di colori , o ghirlande
di fogliami. I più notabili sono quei vasetti in forma di
astralago, ai quali avevano dato una specie di venerazione ,
perchè erano sacri a Venere ai di cui misterii si riferivano
come la conchiglia. Di questi se ne scopersero in Ruvo .
quali appartengono alla collezione Jatta. Erano comuni in
Atene ; e perciò si conoscono col nome di Ateniesi.

Ma 1' arte figulinaria delle stoviglie che era in maggior
uso presso i Sardi sono i vasi di un colore , cioè rossi o
giallicci secondo la qualità della terra di cui erano formati.
Questi possiamo dire che sono di epoca romana > perchè
nel fondo , specialmente le tazze , sono marcati col nome
dell' officina. Hanno tutti una maravigliosa lucentezza che
eseguivano con mezzi chimici, cioè coli' uso della magnesia
o manganese , sovrapposta ai pezzi crudi ; e dopo la cot-
tura inverniciati di piombo. Quelle di Tharros e di Sulcis
sono le più perfette ? anzi in quest' ultimo si eseguivano
certe tazze lavorate a basso rilievo , o con impronte in cui
rappresentavano intreccj di fogliami, uccelli, animali ed altro.

Officine fìgulinarie esistevano in Sardegna nei tempi an-
tichi , perchè avevano gli elementi nelle terre le più fine
prodotte dai vulcani estinti , come abbiamo notato in altro
luogo ( Bull. an. II, p. 80 ). Sono in gran numero i nomi
che compariscono in fondo alle tazze ed alle lucerne , dei

(l) L1 arte di inverniciare e dipingere i vasi era conosciuta anche dagli Ebrei,
perchè 1' autore dell1 libro dell1 Ecclesiastico dopo che descrive il modo come i
iigoli adoperavano la rota per lavorare ogni genere di stoviglia , dopo di avergli
dato la forma , dice che metteva in ultimo ogni suo studio per dipingerlo prima
di metterlo nella fornace. Cor smini dabit ut consumat linitionem } et vigilia
sua mundabit fornacem ( Eccli. XXXVIIf , 34 ).
 
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