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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Pogwisch, P. V. Fed.: Nomi greci che si leggono nei manubrj di diote di terracotta
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0076

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tali maniibrj che sotto 1' ima hanno un caduceo. Bisogna
adunque credere che le copie di quelle iscrizioni trasmesse
al Torremuzza ed al Crispi siano state eseguite con poca
esattezza, e che per ragione di brevità, il copista abbia
unito 1' iscrizione che stava impressa in due distinti ma-
nubrii dell' anfora, contentandosi di frapporre la linea per
non confondere il nome dell' artefice con quello dell' Epo-
nomo , e col suo aggiunto ; oppure che abbia malamente
copiato il segno del caduceo.

In riguardo poi a quei bolli ove si scorge il nANAMOY col-
l'aggiunto AETTEPOT per es. ÉIII NlKASAIDPA riANAMOT^
AEYTEPOY^ ed in cui il Torremuzza ( pag. LXIII e seg. )
ritrovò un mese intercalare, che ei chiama Paliamo, o Panc-
ino secondo, io osservo che il devtèru unito col Panamu di-
mostri, non la differenza di due mesi omonimi, ma la differenza
di due soggetti. Imperciocché sa ognuno, come cosa solenne
era presso gli antichi di aggiungere un nome di distinzione
ordinale ai nomi simili di due soggetti. Ciò era in uso non
solo presso i Greci, ma anche presso i Latini. Rispetto a
questi il Fabretti ('Inscrizione p. 368 e seg.) ci rende av-
vertiti che essi significavano sì fatta diversità con i voca-
boli major , minor , senior , junior , secondo 1' ordine di
loro nascita, per cui tanto frequenti i prenomi di Primus,
Secundus , Tertìus , Quartus , Quintus etc. comune pure
agli Etruschi, secondo il Lanzi ( Sag. di Ling. Etr. tom.
I, p. i3i), soggiungendo che tal costume vigeva fin dal
secolo d' oro.

Che poi cotal costume d' apporre i nomi indicanti distin-
zione d' ordine fosse comune anche ai Greci, lo dimostrano
chiaramente le iscrizioni antiche, tra le quali quella ripor-
tata dal Marini (Iscrizioni della casa Albani pag. 184 ) in
cui è ricordata una ZilNOBIflI IOYNIOPI, alla quaì voce dice
il cit. Autore che , quelli che non amarono di latinizzare
dissero neotèrus i figliuoli che avevano gli stessi nomi e
 
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