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Pogwisch, P. V. Fed.: Nomi greci che si leggono nei manubrj di diote di terracotta
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0077
cognomi dei loro padri, o i fratelli e le sorelle omonime
per distinguere gli uni dagli altri. Sebbene però non abbia
visto epigrafi greche alle cpiali sia apposto il tisvrepoq come
cognome di distinzione di soggetti omonimi, ciò non di
meno leggo nel Reinesio ( Classe XIV, n. LVIII ) un
Aniana cui è dato il cognome di Deutera , il quale seb-
bene usato in una iscrizione latina , fa vedere d' essere
stato il cognome adoperato anche dai Greci.
Da tutto ciò non esito punto di affermare che il devte-
ros congiunto col nome Pariamo debbasi tradurre per Se-
cundus , colla differenza che ove il Torremuzza lo stima
in aggiunta di ordine successivo in due mesi omonimi , io
CU 7
escludendo l'intercalazione del mese Panamo, lo giudico
un aggiunto di ordine successivo in due persone di nome
simile. Mi conferma di più il vedere nei medesimi bolli
riportati dal Torremuzza , che il devteru ora è dopo il Pa-
narmi , ed ora interposto tra due nomi, come quello della
pag. LXVII della cit. opera EHI APSInOAEOS AEtTEPOT
richiedendo ciò 1' uso degli altri monumenti, ove 1' agget-
tivo d' ordine non si inette mai prima, ma dopo del nome,
come si vede in quella di Atene dallo stesso Torremuzza
riportata nOSElAEflflA. A. nO 2E1AEX1NA. B. per contrasse-
gnare i due mesi omonimi.
La sovraesposta mia opinione viene confermata dalle altre
isolazioni delle diote di Tharros, raccolte dal eh. mio amico
G. Spano , in guisa che ricordano gli stessi nomi di molti
trovati in Sicilia come Uyacinthio, Agrianio , Artamisio ,
Sminithio ecc. ( V. cit. Tav. num. i, 3, 4> r], 9)- Da ciò però
non inferisco che in Sardegna , sebbene vi fossero altre e
molte officine plastiche ( Bullet. ann. II, p. 80-83 ) , che
ivi siano state fabbricate queste diote , ma più presto che
siano state importate dalla Sicilia. Altre scoperte che si
potranno fare sul proposito aggiungeranno fede al nostro
giudizio , vale a dire che i secondi nomi degli anzidetti
per distinguere gli uni dagli altri. Sebbene però non abbia
visto epigrafi greche alle cpiali sia apposto il tisvrepoq come
cognome di distinzione di soggetti omonimi, ciò non di
meno leggo nel Reinesio ( Classe XIV, n. LVIII ) un
Aniana cui è dato il cognome di Deutera , il quale seb-
bene usato in una iscrizione latina , fa vedere d' essere
stato il cognome adoperato anche dai Greci.
Da tutto ciò non esito punto di affermare che il devte-
ros congiunto col nome Pariamo debbasi tradurre per Se-
cundus , colla differenza che ove il Torremuzza lo stima
in aggiunta di ordine successivo in due mesi omonimi , io
CU 7
escludendo l'intercalazione del mese Panamo, lo giudico
un aggiunto di ordine successivo in due persone di nome
simile. Mi conferma di più il vedere nei medesimi bolli
riportati dal Torremuzza , che il devteru ora è dopo il Pa-
narmi , ed ora interposto tra due nomi, come quello della
pag. LXVII della cit. opera EHI APSInOAEOS AEtTEPOT
richiedendo ciò 1' uso degli altri monumenti, ove 1' agget-
tivo d' ordine non si inette mai prima, ma dopo del nome,
come si vede in quella di Atene dallo stesso Torremuzza
riportata nOSElAEflflA. A. nO 2E1AEX1NA. B. per contrasse-
gnare i due mesi omonimi.
La sovraesposta mia opinione viene confermata dalle altre
isolazioni delle diote di Tharros, raccolte dal eh. mio amico
G. Spano , in guisa che ricordano gli stessi nomi di molti
trovati in Sicilia come Uyacinthio, Agrianio , Artamisio ,
Sminithio ecc. ( V. cit. Tav. num. i, 3, 4> r], 9)- Da ciò però
non inferisco che in Sardegna , sebbene vi fossero altre e
molte officine plastiche ( Bullet. ann. II, p. 80-83 ) , che
ivi siano state fabbricate queste diote , ma più presto che
siano state importate dalla Sicilia. Altre scoperte che si
potranno fare sul proposito aggiungeranno fede al nostro
giudizio , vale a dire che i secondi nomi degli anzidetti