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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Spano, Giovanni: Urne cinerarie di vetro scoperte in Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0190

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i78

Le forme però delle urne di Tharros sono diverse : ve ne
sono semplici, senza manichi, che sono le più ordinarie : le
altre sono diote di due manubrii, ed anche di quattro.
Questi manubrii sono semplici o scanalati, ed alcuni pure
imitano la mano che appoggia al corpo del vaso. Si sono
aperte certe tombe che ne contenevano più di 3o , tutte
disposte regolarmente lungo le pareti della camera (i).
Dentro contenevano le ceneri del morto , e per coperchio
avevano un disco di vetro formato a cupolino con botton-
cino sopra. Tutti combaciavano nelF orificio dell' urna } ben
attaccati con materia che sembra gesso mescolato con
calcina. Alcune volte pure il coperchio era una mola rotonda
di calce ben combaciata agli orli. Gli scuopritori appena
che trovavano le urne , subito le aprivano per frugare le
ossa, onde trovarvi la moneta, o qualche altro oggetto
raro ; per questa ragione sono rari i coperchj che si sono
trovati intieri.

L'urna poi che abbiamo qui preso ad illustrare, fu
trovata in Tharros nel i85o , tra molte altre della stessa
grandezza (V. Tav. T , num. i). Intanto parliamo di que-
sta specialmente , in quanto che si è trovata a metà piena
d'un liquore in cui nuotavano le ossa bruciate. Questa
particolarità merita di esser considerata, sebbene non sia
senz' altro esempio (2). Si crede che simili urne venissero
empite di acqua, prima di riporvi le ceneri del difonto ,

(1) È degno di osservarsi che molte di queste tombe appartenevano a diverse
nazioni. Ci è accaduto nelP aprir alcune tombe di scorgere in mezzo dei cadaveri
che dagli ornamenti si riconoscevano d^ essere egiziani e nei lati esservi queste
urne cinerarie romane. Ciò indica che queste posteriori famiglie avevano scelto
per sepolcro quelle tombe dei primi popoli ; oppure possedute per diritto di
eredità; e rispettando le spoglie antiche, perchè il sepolcro era inviolabile, vi
abbiano collocato le urne dei loro morti. Anche i Cristiani solevano ciò fare 3
ma prima spurgavano la tomba dalla superstizione gentilesca.

(2) Anche negli scavi di Pompei fatti nel 18 maggio 1813 alla presenza della
regina di JNapoli si trovò una sinaile urna di vetro piena di acqua che sembrava
un liquore.
 
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