9°
in mezzo alle persecuzioni da cui era travagliata la Chiesa,
uscirono in campo altre qualità di nemici per combattere
il Cristianesimo. Questi erano i sofisti che dall' Oriente si
diffusero nell' Africa, ed in tutte le regioni dell' Occidente.
frvsnz t)rroiyrj~3qoe' fruì .ti ) Tjon^oTis &nBm«frféj jnso 5n.9iv
Con nuovi sistemi e con nuove stravaganze fecero un am-
masso delle dottrine di Pitagora e di Platone, corrompendo
la scienza, e disonorando coi loro costumi l'unità del
cristianesimo. In questo modo formossi quella scienza ar-
cana chiamata cabalistica che fu accettata in gran parte ,
perchè credevano coi segreti magici di esercitare una grande
influenza sopra la vita umana. Molti di questi filosofi sin -
cretisti che avevano abbracciata la religione cristiana, cre-
dendo di poterne spiegare la sublimità ed i misterj, si die-
dero a proporre certi sistemi della loro immaginazione ,
snaturando la verità, ed inclucendo gli altri in tanti errori
e superstizioni. Conformi agli Egiziani, supponendo intelli-
genze o demoni tra il mondo superiore ed inferiore, ne
contavano il numero che serviva di preservativo contro i
fàscini. Furono molti questi filosofi cabalistici che forma-
rono varie sette, tra i quali fu Dositeo di Samaria, Simone
Mago, e Menandro suo discepolo (i). Dalla scuola di que-
st' ultimo uscirono tanti capi di eresie che sarebbe lungo
il numerarli, aggiungendo favole a delirii.
Tra questi Basilide fu quello che più degli settari] Car-
pocrate, e Prodio aggiunse favole ed imposture , di modo
che da lui presero nome tutti gli amuleti o pietre scritte,
appellate basilidiane. I seguaci di queste sette sono stati
chiamati in genere gnostici, e la dottrina appoggiata ai
sistemi di Simone e di Menandro, è stata chiamata scienza
gnostica. Basilide professava 1' opinione che i corpi erano
dotati d' una certa influenza, e che nel corso del sole ri-
» loilarrrr inglobi ■ in mie ai^rciiiogs sh onot iftGiimlof ib sian^ oJeaup A (ò)
ansali »n sa ileup s ofi9jj* oe«»te of «q i]fimi. ì. omns Ustip; i. mJsocr^
(ì) Tatti questi eresiarchi sparirono nel V secolo, e le loro fantastiche do!-
Ifine caddero disprezzate, come gli antichi sistemi dei Filosofi cui erano ari-
poggiate, ^j'/ ' oos t O0w)*8 <nq odmoiq , svoìO -iiq tìngete
in mezzo alle persecuzioni da cui era travagliata la Chiesa,
uscirono in campo altre qualità di nemici per combattere
il Cristianesimo. Questi erano i sofisti che dall' Oriente si
diffusero nell' Africa, ed in tutte le regioni dell' Occidente.
frvsnz t)rroiyrj~3qoe' fruì .ti ) Tjon^oTis &nBm«frféj jnso 5n.9iv
Con nuovi sistemi e con nuove stravaganze fecero un am-
masso delle dottrine di Pitagora e di Platone, corrompendo
la scienza, e disonorando coi loro costumi l'unità del
cristianesimo. In questo modo formossi quella scienza ar-
cana chiamata cabalistica che fu accettata in gran parte ,
perchè credevano coi segreti magici di esercitare una grande
influenza sopra la vita umana. Molti di questi filosofi sin -
cretisti che avevano abbracciata la religione cristiana, cre-
dendo di poterne spiegare la sublimità ed i misterj, si die-
dero a proporre certi sistemi della loro immaginazione ,
snaturando la verità, ed inclucendo gli altri in tanti errori
e superstizioni. Conformi agli Egiziani, supponendo intelli-
genze o demoni tra il mondo superiore ed inferiore, ne
contavano il numero che serviva di preservativo contro i
fàscini. Furono molti questi filosofi cabalistici che forma-
rono varie sette, tra i quali fu Dositeo di Samaria, Simone
Mago, e Menandro suo discepolo (i). Dalla scuola di que-
st' ultimo uscirono tanti capi di eresie che sarebbe lungo
il numerarli, aggiungendo favole a delirii.
Tra questi Basilide fu quello che più degli settari] Car-
pocrate, e Prodio aggiunse favole ed imposture , di modo
che da lui presero nome tutti gli amuleti o pietre scritte,
appellate basilidiane. I seguaci di queste sette sono stati
chiamati in genere gnostici, e la dottrina appoggiata ai
sistemi di Simone e di Menandro, è stata chiamata scienza
gnostica. Basilide professava 1' opinione che i corpi erano
dotati d' una certa influenza, e che nel corso del sole ri-
» loilarrrr inglobi ■ in mie ai^rciiiogs sh onot iftGiimlof ib sian^ oJeaup A (ò)
ansali »n sa ileup s ofi9jj* oe«»te of «q i]fimi. ì. omns Ustip; i. mJsocr^
(ì) Tatti questi eresiarchi sparirono nel V secolo, e le loro fantastiche do!-
Ifine caddero disprezzate, come gli antichi sistemi dei Filosofi cui erano ari-
poggiate, ^j'/ ' oos t O0w)*8 <nq odmoiq , svoìO -iiq tìngete