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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

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https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0105

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53

LIBRO SECONDO.

i quali con questo numero significarono la moltitudine,

Quinquctgintct intus famulte -

e ne i versi d’Arato, Kopavn, per molta viuacità. Alle

volte significaua rinuidia, cheper domarla sudò tanto Her- Inu!^ a-
cole. FÌnta che nasca da luoghi padulosi, per che no si ritroua m
l’Inuidia eccetto che in animo vile. Alie volte era Ieroglifico Airlù.
di vn vitio domato dalla Virtù.

CROCODILO.

Per loCrocodiIo significauanoDio, perche solotràgli
aniinali non hà lingua, il che diceano ch’era proprio della di-
uinità, e ne i Simboli di Pittagora si dice, che si raffreni la lin-
gua, acciò che imitiamo Dio.E qUesto, per che Dio sotto alto
eprofondo Silentio, esiamina tutti 1 fatti de i mortali, edi
tutti gli huomini i meriti risguardando secondo gli eftetti,
ogni cosa gouerna . Questo silentio significò Harpocrate, la
cui Statua formauanocon la bocca chiusa coldeto, perche
non voleano che i suoi riti, e le sue cerimonie si diuulgassero.
Anzi che con tàta secretezza adorauano quel loro Mercurio,
il qual dìceano ch’era nato dal Nilo , che non osauano nomi-
narlo. E se bene nominauano quel SeàQ, Theu detto da Plato-
ne , e da Propertio Theutate, su nientedimeno vn’altro Mer-
curio da cui fù vcciso Argo, che loro diede le lettere, e -da cui
hebbe il nome quel mese di Settembre . Haue oltre a ciò con
Dio il Crocodilo quella Simbolica similitudine, che come vna
tenue pelle trasparente a lui chiudegli occhi in maniera che
pur vede, ma il contrario pare a gli altri, cosi Dio ogni cosa
vede, parendo a noi che veder egìi non possa. Benche Plutar-
j, coinaltra maniera, Solimautemcàuntinaqua degentiumcculos
5, membranapolita&peUucida, qua exfronte defcendit integi, vt cer-
,, natnec cernatur ; quare cum fummo Deo congruit. Significauano
l’Orienteper gliocchidel Crocodilo . Altridiedero questa
cagione , che quest’animale da se stesso senza l’altrui fomento
riceue la forma, come per se stessò il Sole sorma l’Oriente . E
per questo era egli Simolacro del Sole ma vigiungeano anco
la Naue ;significandòil moto Solare nell’humido, essendofat-
ta mentione tante volte dell’acque celesti, e per il Crocodilo,

Oo iapiog-

D t o.

Crocodilo
non hà li«-
gua.

Silentio d’-«

Harpocra-

te.

GIi Egitti;
nó nomina
uano Mer—
curio.

Simbolo
del crocodt
lo, có Dio.

Lib. de Iss-
de,& Osiri-
ride.

Oriente.
 
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