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Napoli nobilissima — 5.1896

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Colonna di Stigliano, Fabio: Castel sant'elmo
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Salazar, Lorenzo: La fede di morte dello spagnoletto
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https://doi.org/10.11588/diglit.69898#0045

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RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

29

Ma la difficoltà che si pone filologicamente è che da S.
Erasmo derivi S. Éramo. S. Erasmo deve dare, in dialetto
napoletano, santo Raimo. D’accordo: ma se i cronisti del
300 e del 400 scrivevano S. Erasmo in latino e S. Eramo
in volgare, ed intendevano e gli uni e gli altri d’indicare
la stessa fortezza, bisogna pur convenire che la derivazione
appare evidente.
Si vollero tuttavia trovare altre ragioni al nome di
Sant’Elmo (x): il d’Ayala lo fa derivare da S. Anteimo,
uno dei santi fondatori della vicina certosa di S. Mar-
tino (1 2 3 4): ma se così fosse stato, il castello avrebbe avuto
quel nome fin dalla sua primitiva fondazione, senza pas-
sare per la trafila di S. Eramo, S. Eremo, S. Ermo, etc.
Recentemente il Salazar, notando che l’architetto Scriva
il quale inalzò la presente fortezza, scrive nella sua Apolo-
gia San Telmo: che spesso così si trova nominato il
castello nei registri parrocchiali ch’egli ha studiati, ha
detto che il forte potrebbe intitolarsi dal santo spagnuolo
Telmo (3). Io credo piuttosto che se già sul principio del
400 il castello era chiamato S. Ermo, quando vennero gli
spagnuoli si potesse benissimo chiamar S. Elmo: e che i
nuovi padroni di Napoli udendo tal nome che nella pro-
nunzia suonava simile a quello di un loro santo, credes-
sero in buona fede che si trattasse del santo da loro ve-
nerato (4).
continua
Fabio Colonna di Stigliano.

(1) Lo si è fatto derivare dall’eremo di San Martino; dalle erme
di Priapo ch’erano sparse anticamente in Terra di Lavoro, ecc. ecc.
(2) D’Ayala, Napoli militare, in Napoli, 1847, p. 289.
(3) Lor. Salazar, Castellani di Santelmo, p. 23.
(4) Ecco, per chi avrà la pazienza di seguirmi in questa nota,
alcune notizie sui due santi in questione:
S. Erasmo morì martire, a Formia, al tempo delle persecuzioni
di Massimiano imperatore. Veneratissimo sul litorale di Formia e di
Gaeta, v’ebbe fino dai primi tempi chiese e cappelle. Essendo quelli
paesi di pescatori, così egli veniva invocato anche in mare, nel pe-
ricolo. Quest’uso si estese tra’ naviganti, e l’invocazione e le leggende
di Sant’Elmo forse di qui derivano (v. Bollandisti, A età sanctorum
junii, tomus primus. Venetiis MDCCXLI. Die secunda junii. De S. Era-
smo episcopo martire Formiis in Campania, p. 211-217). In quest’opera
appunto leggo (pag. 216): a Est Neapolis insigne castrum in summo
monte a Carolo V Imperatore extructum: quod urbi imminens, plebi ad
seditiones pronae, fraeno est, Castel Sant’Elmo vulgo dictum.»
e si prosegue dicendo come questo nome possa derivare da quello
del santo.
Meno antico è San Telmo. Il suo nome era Petrus Gundisalvus
Telmo: nacque e visse in Ispagna, fu dell’ordine dei Predicatori; e
tra le sue imprese miracolose ricorderò la costruzione di due ponti,
uno sul Minio, l’altro presso Bajona; l’aver sedata d’un tratto una
fiera tempesta scatenatasi su di lui e sui suoi uditori. Morì in Gallizia
nel 1246: fu beatificato da Innocenzo IV otto anni dopo. (v. Anam-
nesis sive commemorationis Sanctorum hispanorum. Auctore D. Johanne
Tamayo Salazar. Lugduni MDCLIl, tomus secundus sub XIV Apr.,
p. 623-632). Anche a questo santo si attribuiscono le stesse virtù di
S. Erasmo: generalmente si crede che a lui si rivolgano i marinai

LA FEDE DI MORTE DELLO SPAGNOLETTO
ED ALTRI DOCUMENTI INEDITI
INTORNO AD ARTISTI NAPOLETANI DEL S. XVII

Si spiega il lungo secolare discutere circa il luogo
di nascita di Giuseppe de Ribera: perchè paesi e nazioni
avocavano a se la gloria di avergli dato i natali. È invece
strano il mistero in cui si avvolgeva la data e il luogo
di sua morte. Che un tanto uomo avesse potuto sparire
dalla faccia della terra senza lasciar traccia di sè, sem-
brava meraviglioso, ed avvalorava i più tenebrosi sospetti.
Rapitagli una figlia da D. Giovanni d’Austria, poteva ben
darsi che il fiero Spagnoletto avesse giurato di vendicarsi,
palesando imprudentemente tale proposito. E allora, in-
formatone il Principe e le autorità, la soppressione del-
l’uomo, col ferro, col veleno o con la perpetua prigionia,
ne veniva, in quell’epoca di pochi scrupoli, per naturale
conseguenza. Di notte tempo un capitano di giustizia con
pochi uomini fidati lo rapiva di casa, imponendo, pena
la vita, il più completo silenzio alla famiglia, e lo Spa-
gnoletto finiva i suoi giorni in una segreta del Castel
Nuovo, del Castello dell’Ovo o di Santelmo.
E mi meraviglio che il De Dominici, fantasioso quanto
un Ponson du Terrail, non ci abbia ammanita una così
romantica storiella. Certamente l’avrebbe fatto, se a lui
fosse capitato d’imbattersi nella seguente fede di morte (J).
Al margine: D. Josepe River.
A los 24 de henero de 1670 passò desta à mejor vida con todos los
sacramentos josepe de River fue enterrado su cuerpo en la jglesia parro-

quando invocano Sant’Elmo. In Ispagna — leggesi nel libro ora ci-
tato — i naviganti specialmente cantano questa strofa:
« Senor San Petrus Gonzales
de navigantes Piloto
libra nos de terremoto
y defìende nos de males ».
Ma non mi pare che le gesta che ho ricordate di lui abbiano
una manifesta relazione col nome di una fortezza e con l’invocazione
de’ marinai.
Col nome di fuochi di Sant’Elmo sono poi anche designate quelle
fiammelle elettriche che si producono quando il tempo è minaccioso:
e che si accendono sulle punte degli alberi de’ bastimenti. I naviganti
le ritengono ora annunzio di calma, ora di tempesta. Gli antichi cre-
devano tali scintille un’apparizione dei Dioscuri: poi vennero chia-
mate col nome di Sant’Elmo e furono oggetto di numerose leggende.
I francesi dicono « feu Saint’Elme, Saint Herme, Saint Telme»: gli
spagnuoli « luz de San Telmo»: gl’inglesi «saint Elmo’s light»:
i tedeschi « Helmenfeuer ». (Cfr. Maria Savi Lopez, Leggende del
mare. Torino, 1894, p. 89 e segg.). Sono tutti questi nomi una pro-
babile derivazione da Sant’Erasmo?
Noto infine come anche una famosa fortezza di Malta si trova
nelle storie ora chiamata S. Erasmo, ora Sant’Elmo.
(1) Lib. Defunti. Parrocchia di Santelmo.
 
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