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Napoli nobilissima — 5.1896

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Blessich, Aldo: L'abate galiani geografo
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La Ville sur-Yllon, Ludovico: La cappella espiatoria di Corradino al mercato
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https://doi.org/10.11588/diglit.69898#0166

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NAPOLI NOBILISSIMA

150

vous en aurez des nouvelles par d’autres géographes » C),
e il 4 ottobre a M.e Belsunce: se « M. Rizzi Zannoni était
vivant ou mort et dans quel endroit de monds on croyait
qu’il etait » (1 2 3 4 5).
Ignoro come e quando egli seppe che si trovava nel Ve-
neto; ma fatto sta che, avendo il Re approvato il suo
progetto, « per eseguirlo si chiamò di Padova a’ 23 di a-
prile del 1781 il sig. Giov. Antonio Rizzi Zannoni celebre
geografo, il quale fu proposto dallo stesso abate Galiani » (3).
In un libro Memorie e Risposte del Senato da 4 j.bre 1762
sino a tutto maggio 1783 (4) della legazione napoletana a
Venezia, dopo una nota del 31 maggio 1780, trovo que-
st’altra senza data:
« Sr. Generale C.e Finocchietti Ministro di S. M.sta
presso questa Serenissima Republica » per desiderio del
Re espresso con dispaccio de’ 17 corrente del Segretario di
Stato chiede a quel governo « di accordare il permesso a
Don Giov. Rizzi Zannoni di potersi sei mesi trasferirsi in
Napoli e ciò per ridurre all’effetto la di lui opera di cor-
reggere e migliorare la Carta Topografica di quel Regno.
E sperando... » etc.; e poco dopo un’altra de’ 17 mag.° 1781
in cui si ringrazia la Ser.ma per « la graziosa ed accor-
data concessione a Gio. Antonio Zannoni. col decreto
12 mag.° 1781 ». Da alcuni documenti, esistenti nell’Ar-
chivio di Stato di Venezia, risulta che quel residente na-
poletano presentò la domanda il 26 aprile 1781 e che
proprio la concessione fu decretata dal Senato il 12 mag-
gio dopo di averne chiesto il parere a’ Riformatori dello
Studio di Padova, da’ quali il Zannoni dipendeva come
Accademico Pensionano con lo stipendio di 100 ducati v. c.
e con l’obbligo di non dipartirsi mai da colà senza il pub-
blico permesso.
Il 17 giugno dello stesso anno 81 il conte Finocchietti
da Venezia rispondeva ad un reale dispaccio del 5 di avere
già scritto al Zannoni onde sapere la somma necessaria
per il viaggio (che fu poi di soli ducati cento) (5). Egli
adunque non potè giungere a Napoli che sul finire dell’81
in cui, Ministri il Marchese della Sambuca e Giovanni
Acton, si iniziarono i lavori per la Carta del Regno sotto
la sopraintendenza dell’abate Galiani.
Il così breve permesso chiesto dalla corte Napoletana
alla Repubblica Veneta fa ragionevolmente supporre che
l’idea prima si limitasse alla pura e semplice correzione
della carta del 69. Ma le chieste ed accordate proroghe

(1) Corresp. cit., II, p. 515.
(2) Id., p. 529.
(3) Diodati, op. cit., p. 75.
(4) Archivio di Stato di Napoli: Affari esteri. Venezia, N. 2304:
Memorie e risposte, ecc.
(5) Arch. cit., M. E. Venezia, N. 1781.

posteriori (V, che finirono col costituire una permanente
dimora del Zannoni a Napoli, fanno intravedere un nobile
ampliamento di vedute nell’animo de’ governanti, che, ab-
bandonata l’idea delle parziali inutili rifazioni e correzioni,
decretarono di rilevare una grande e nuova carta del Regno,
incoraggiati — come già dissi (2) — da quella che la città
di Napoli sin dal 1750 avea decretata per il suo territorio.
E qui non bisogna dimenticare il valido appoggio del ge-
nerale G. Acton, allora segretario di Guerra, Commercio e
Marina, che a favore della nobile impresa ottenne dal Re
grandi aiuti e danaro « onde si fecero molti viaggi per
le provincie e furonvi spediti architetti, astronomi, dise-
gnatori, piloti e diversi altri per prendere le misure, non-
ché girar tutto il litorale, e i luoghi mediterranei del Re-
gno. L’opera si eseguiva dal signor Zannoni colla dire-
zione del consiglier Galiani, il quale pensò di far non so-
lamente la carta geografica che vien divisa in trentadue
fogli; ma oltre di essa la carta nautica in venticinque fo-
gli. In tal modo venivano e nella carta geografica esatta-
mente descritte tutte le provincie, terre, strade, ponti,
passi, poste, montagne, miniere, boscaglie e tutto ciò ch’è
necessario a sapersi per l’economia dello Stato: e nella
carta nautica tutto il littorale del Regno, coi vari porti,
spiagge, lidi, scogli, secche, profondità ed altre cose, che
servono per regola de’ bastimenti e della navigazione. Do-
po tante fatiche non ha avuto il piacere il Galiani di ve-
der compite queste carte prima di morire: poiché essen-
dosi consumati molti anni nel girare il littorale e le pro-
vincie, appena si son fatti fino alla sua morte (87) cin-
que fogli della carta nautica. Egli v’invigilava continua-
mente, ed avea il pensiero di far dopo anche la carta geo-
grafica e nautica della Sicilia (3) ».
Tali i meriti del Galiani geografo: e chi ha meditata la
parte da lui presa nella carta del 69, i suoi concetti sul-
l’esplorazioni, sulla geografia economica e sociale, non dirà
certamente che io ho errato nel qualificarlo per tale.
Aldo Blessich.

LA CAPPELLA ESPIATORIA DI CORRADINO
AL MERCATO
Il dì 24 agosto 12.68 Corradino di Svevia, venuto con
un esercito a rivendicare, contro il conquistatore Carlo I
d’Angiò, il regno di Napoli, retaggio dei suoi maggiori,

(1) Arch. cit., M. E., Venezia, N. 2304.
(2) A. Blessich, La carta topografica di Napoli ecc., loc. cit.
(3) Diodati, op. cit., p. 75.
 
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