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Napoli nobilissima — 5.1896

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La Ville sur-Yllon, Ludovico: La cappella espiatoria di Corradino al mercato
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Colonna di Stigliano, Fabio: Castel Sant'Elmo
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https://doi.org/10.11588/diglit.69898#0169

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RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

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rifece, conservò l’aggruppamento delle case e tutti gli errori
di prospettiva, che si veggono nei dipinti del XIV secolo.
Gli altri tre quadri furono tutti rifatti. Il secondo rap-
presenta la rotta di Corradino, il terzo la presa di Corradino,
il quarto la morte: in quest’ultimo si veggono Corradino
che prende la testa del Duca d’Austria, il Conte di Fian-
dra, che ammazza il Protonotario Roberto da Bari, ed il


Presa di Corradino ad Astura
Dipinto loc. cit.

soldato pronto ad ammazzare il carnefice, proprio come
narra la cronaca di Giovanni Villani.
Questa Cappella dal Punzo fu data alla Congregazione
dei Conciapelli, i quali ne aveano cura e vi faceano cele-
brare la messa.
Nella sera del 22 luglio 1781, nell’occasione dei fuochi
artificiali per la festa del Carmine, ai quali assisteva dal
vicino Banco di S. Eligio il re Ferdinando IV con tutta
la Corte, un incendio distrusse tutte le baracche di legno
situate nella piazza del Mercato e danneggiò assai la Cap-
pella S. Croce: fu allora che si edificò quel recinto di
botteghe e camere, disposte a semicerchio, come si vede
ora, e, demolita le chiesetta, fu innalzata la Chiesa del
Purgatorio al Mercato. Nella sagrestia di questa fu tra-
sportata la colonna colla croce ed ai piedi di essa fu po-
sta una pietra cilindrica, sulla quale è scolpita l’insegna
dei Conciapelli, che è un cuojo disteso, circondato da una
corona d’alloro; intorno c’era una iscrizione, della quale
ora non si leggono che queste parole:

Hoc opus f

NICUS C0IRAR. MCCCCXVIII.

Non mancò chi affermasse che quella pietra fosse il
ceppo, sul quale fu tronca la testa a Corradino, e questa
opinione è entrata nella comune credenza: ma non ha
ombra di verosimiglianza. La data impressavi è di circa
due secoli posteriore, e nessuno dei nostri scrittori ha
mai fatto menzione di quella pietra. Il Minieri Riccio o-
pina che potette essere un termine od un sedile, o, con


Morte di Corradino sulla Piazza del Mercato
Dipinto loc. cit.

maggior verosimiglianza, una pietra di fondazione, che do-
po l’incendio fu messa vicino alla colonna di Corradino,
senza averci nulla a fare.
Sul posto dove era la cappella fu eretta la fontana, che
ora vedesi verso la Chiesa del Carmine, e così disparve
da quella piazza ogni memoria di Corradino!
Ludovico de la Ville sur-Yllon.

CASTEL SANT’ELMO
vi.
La sollevazione di Masaniello.
Il 7 luglio del 1647, scoppiato il tumulto che da Ma-
saniello pescatore prese nome, il viceré duca d’Arcos, as-
salito nel suo stesso palazzo, riparò prima nel monastero
di San Luigi (J): poi per maggior sicurezza nel castello di

(1) La chiesa di san Luigi si trovava ove poi è sorta quella di
san Francesco di Paola.
 
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