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Napoli nobilissima — 5.1896

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Salazar, Lorenzo: Documenti inediti
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https://doi.org/10.11588/diglit.69898#0140

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124

NAPOLI NOBILISSIMA

Nel volume IV di questo periodico ho dato un docu-
mento dell’Archivio di Stato che rivelava la patria di Ce-
sare e di Carl’Antonio Fracanzano, i quali erano di Bar-
letta (’).
Francesco Fracanzano, fratello di Cesare, forma argo-
mento di un brillante capitolo, nel libro del De Domi-
nici (1 2 3 4 5). Ma neppur di lui questi ci dà la patria; nè ac-
cenna alla sua famiglia. Io, più fortunato, anzi, troppo più
fortunato di D. Bernardo, trovo due patrie per Francesco
Fracanzano. Ecco i documenti:
19 ottobre 1632. Francesco Fracanzini («<?) de Monopoli, della Par-
rocchia dell’Avvocata con Giovanna de Rosa di questa parrocchia (3).
A 15 di giugno 1639. Io D. Gioseppe Franco ho batt. il figlio
di Francesco Fracanzani et Giovanna de Rosa coniugi nato a 13 del
pnte li fu posto il nome Rafaele Antonio li patrini Mattheo Franco et
Caterina Cafaro (4).
Nell’anno del Signore 1643 a dì 16 del mese di gennaio. Io Don
Gioseppe Franco Parocho di questa Chiesa di S. Maria di ogni Gratia
di questa città de Nap. ho batt. un figliolo nato a’ 12 da Francesco
Fracanzano di biseglia et Francesca di Rosa di Nap. coniugi di que-
sta parrocchia. A Io quale si è posto nome Nicol’Antonio lo patrino
fu il sig. Antonio lubrano figlio di Cesare della parrocchia di S. Giu-
seppe (5)-
Varia la patria, varia il cognome, varia il nome della
moglie in non più di tre fedi; e questo, a chi è uso a
leggere gli antichi documenti, non deve far meraviglia.
Qui si tratta, senza dubbio alcuno, del medesimo indi-
viduo. L’imbarazzo sarà soltanto pei sindaci di Monopoli
e Bisceglie, se vorranno intitolare una strada col nome
di questo pittore.
Francesca o Giovanna di Rosa è la sorella di Salvator
Rosa (6 7).
Una nota marginale a matita, con la data del 1785, nella
copia del De Dominici chè nella Biblioteca di S. Mar-
tino, aggiunge quanto segue alle parole del detto autore
su Francesco Fracanzano:
Nel casino di Posilipo del Cav. Hamilton ci sta un quadro
di S. Pietro eh’è di Fracanzano (7).
Dalla fede seguente, si rileva il nome della moglie e
di un figlio di Domenico Antonio Vaccaro, al quale,
forse perchè vivo allora, il De Dominici tributava le mag-
giori lodi (8).

(1) Fase. XII, anno 1895, pag. 186.
(2) Voi. cit., pag. 85-87.
(3) Parrocchia di Santa Maria Ogni Bene (Sette dolori), libro III,
Matrim., fol. 218, id. id.
(4) Id., libro VI, Battesimi, fol. 112, t.
(5) Id. id. id., fol. 244.
(6) Celano, (giornata terza). — De Dominici, Vita di Salvator Rosa.
(7) De Dominici, voi. cit., pag. 87, Seg. VI, D. 2.
(8) Id. id., pag. 479.

A 5. d.° (maggio 1721) Filippo Mauritio Ottaviano nato a’ 4 d.° dal
sig. Domenico Antonio Vaccaro e la signora Giuseppa Pierno coniugi
fu batt. da me D. Francesco Antonio Mostillo parroco. Pira Rosa Mi-
cuccio Mam." (1)
Il De Dominici (2) scrive che: « Nicola Massaro ter-
minò la sua vita circa il 1704 », quindi la fede che tra-
scrivo dovrebbe riferirsi a qualche omonimo; tuttavia il
pubblicarla non nuoce:
A 18 d.° (settembre 1720) Cecilia, Fortunata Domenica Carmina,
nata a’ dì d.° dal sig. Nicola Massaro e Beatrice Vitagliano coniugi fu
batt. da me Dottor D. Francesco Antonio Mostillo parroco. Pria Ro-
solea Cinque Mara." (3)
Anche in questa non corrisponde l’epoca nè la paternità,
ma c’è una curiosa omonimia, dovuta forse all’ammira-
zione di uno del medesimo cognome, e forse della stessa
famiglia, pel pittore Aniello Falcone.
30 maggio 1638. Antonio Anello, Cosmo Falcone figlio di Carlo e
Diana Rocco. Padrino Frane. Spetre di Cardone et Apollonia Cuoci. (4)
Le due fedi seguenti si riferiscono al pittore Gio. Bat-
tista Ruoppolo, intorno alla famiglia del quale tace il De
Dominici.
zi giugno 1656. Nicola, Gennaro Gaetano figlio di Gio. Batta
Ruoppolo (sic) e Teresa cogiusto. (5)
Agosto 1658. A dì 12 de d.° Caterina figlia del Gio. Batta Ruop-
polo et Teresa Cargiulo coniugi napolitani, la quale fu batt. dal Rev.
D. Carlo d’Angelis Rettore dell’Incurabili con licenza de Mons. Vie.
con il consenso et presenza di me D. Anibaie de Pietro Paolo paroco
de S. M. de ogni gratia il patrino (sic) la signora Virgilia Gargiulo.(6)
Teresa Gargiulo, e non Congiusto né Cargiulo, potrebbe
essere della famiglia di Domenico Gargiulo, detto Micco
Spadaro, del quale il Ruoppolo, per quanto narra De Do-
minici, era intrinseco.
Le fedi che seguono appartengono senza alcun dubbio
al pittore Cav. Giuseppe Recco, il quale ebbe dodici figli
da Francesca La Feruta sua moglie, che il De Dominici (7)
chiama Francesca di Simone. In questo caso, vista la mol-
teplicità delle fedi, credo che sbagli lui e non il parroco.
A dì i.° decembre 1666 per d.° (D. Giacomo Alfano Curato) fu
batt. una fig. nata a dì 28 d.° figlia del sig. Gioseppe Recco e la si-
gnora Francesca Feruta se chiamò Anna Barbera, l’han tenuta il si-
gnor Filippo Donzelli e Bernardina Cassoria Mam.° (8)
A dì 6 aprile 1669 fu batt. una figl. nata ad 31 di marzo d.° figlia
del sig. D. Gioseppo Recco et signora Francesca la Peruta coniugi si

(1) Parr. Santa Maria Ogni Bene, libro XII, Battesimi, fol. 86.
(2) Voi. cit., pag. 252.
(3) Parr. Santa Maria Ogni Bene, libro XII, Battesimi, fol. 70.
(4) Parr. della Carità, libro II, Battesimi, fol. 95, t.
(5) Id. id., libro III, Battesimi, fol. 57, I.
(6) Parr. di Santa Maria Ogni Bene, libro Vili, fol. 42, Matrim.
(7) Voi. cit., pag. 296.
(8) Parr. della Carità, libro II, fol. 118, t., Battesimi.
 
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