ALLO ILLUSTRISSIMO ET ECCELLENTISSIMO SIGNOR PRINCIPE
GOVERNANTE DI FIRENZE E DI SIENA.
' Dapoi che la fortuna, glorioso e felicissimo Signo-
re, per qualche mia indisposizione, m' impedì al non
potere operare nella maravigliosissima festa nelle nozze
di Vostra Eccellenza Illustrissima e di Sua Altezza;
e standomi alquanto mal contento, subito mi sentii
svegliare da un nuovo capriccio; e, in cambio di ope-
rare di terra o legno, presi la penna, e di mano in
mano che la memoria mi porgeva, scrivevo tutte le mie
estreme fatiche, fatte nella mia giovinezza, quali sono
molte arti diverse l' una dall' altra: et in ciascuna io
cito alcune notabili opere fatte a diversi e grandissimi
principi di mia mano. E per non si esser mai per
altri scritta cotal cosa, credo che a molti, per i bei se-
greti i quali in esse arti si contengono, sarà utile; et
ad altri fuori di tale professione, piacevolissima; qual
penso doverrà essere a Vostra Eccellenza Illustrissima,
GOVERNANTE DI FIRENZE E DI SIENA.
' Dapoi che la fortuna, glorioso e felicissimo Signo-
re, per qualche mia indisposizione, m' impedì al non
potere operare nella maravigliosissima festa nelle nozze
di Vostra Eccellenza Illustrissima e di Sua Altezza;
e standomi alquanto mal contento, subito mi sentii
svegliare da un nuovo capriccio; e, in cambio di ope-
rare di terra o legno, presi la penna, e di mano in
mano che la memoria mi porgeva, scrivevo tutte le mie
estreme fatiche, fatte nella mia giovinezza, quali sono
molte arti diverse l' una dall' altra: et in ciascuna io
cito alcune notabili opere fatte a diversi e grandissimi
principi di mia mano. E per non si esser mai per
altri scritta cotal cosa, credo che a molti, per i bei se-
greti i quali in esse arti si contengono, sarà utile; et
ad altri fuori di tale professione, piacevolissima; qual
penso doverrà essere a Vostra Eccellenza Illustrissima,