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Cellini, Benvenuto; Milanesi, Carlo; Milanesi, Carlo [Hrsg.]
I trattati dell'oreficeria e della scultura: novamente messi alle stampe secondo la originale dettatura del Codice Marciano — Firenze: Felice le Monnier, 1857

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https://doi.org/10.11588/diglit.71583#0402

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352

POESIE.

SONETTI SCRITTI IN CARCERE?
XV.
IN PRIGIONE IN FIRENZE. 1556.
Padre, che 'n terra e 'n ciel primo monarca
Sacro santo, immortai se', eterna face,
Fattor di vita, e Dio d' ogni vivace,2
Deh leva al servo tuo quest' aspra inearca!
Son inquisito a torto, e la mia barca
Fragil sommerge 'sta belva mordace;
Volta a quel 1' ira, e a me la santa pace
Dammi, eli' io entri alla tua celeste arca.
Per me ti piacque alzarti al santo legno,
E col tuo sangue battezzar la terra,
Che le due luci in ciel d' ira s' ascose.
Metalli e marmi con qualche disegno
Sempre in tuo nome ho tocchi : or tanta guerra
Mi fa chi di me tien le miglior cose.
Dal Cod. Rice. n° 2353, a c. 3. — Stampato dal Tassi, III, 418.
XVI.
A SAN GIOVAN BATISTA.
Fatto il dì di nostro San Giovan Batista nel 1556.
Vorrei, Giovanni, il desiato sasso. 3
S' all' alma mia salute e '1 corpo tale
Posa quel peso, e non mi faccia male,
Lalderò Dio e te, nè mai fia lasso.
1 Non si conosce la causa di questa nuova carcerazione del Cellini.
2 Vivace per vivente.
3 II marmo pel Nettuno della fonte di Piazza.
 
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