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Cellini, Benvenuto; Milanesi, Carlo; Milanesi, Carlo [Editor]
I trattati dell'oreficeria e della scultura: novamente messi alle stampe secondo la originale dettatura del Codice Marciano — Firenze: Felice le Monnier, 1857

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https://doi.org/10.11588/diglit.71583#0485

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415

TAVOLA ALFABETICA DEI NOMI.

Adriano VI, papa. 216.
Alamanni Luigi. 79.
Alberti Leonbatista. 224.
Albizzi (degli) Girolamo. 290. — Sua
lettera scritta al Cellini. 259.
Almeni Sforza, cameriere del duca
Cosimo. 252, 554.
Altoviti Biodo d' Antonio. 252, 260,
285, 287.
Amerighi Amerigo, eccellente lavora-
tore di smalto. 7.
Ammannati Bartolommeo, scultore.
555, 556, 557, 575.
Aniballe (monsignore d'). Vedi An-
nebault.
Annebault (d') Claudio, maresciallo
di Francia. 208 e nota.
Antebigqli Pier Maria.—V.Sbietta.
Antonio da Bologna. Vedi Raimondi
Marcantonio.
Antonio di Salvi, orefice, valente
nelle cose di grosserie. 44.—Muore
vecchissimo, ivi.
Argentana, citta della Francia. 209.
ASCANIO Napoletano, allievo nell'ore-
ficeria del Cellini. 86, 208.
Bandinelli Baccio. 8 e nota,227,556.
Barbaro Daniele, patriarca d' Aqui-
leja. 224.
Bartolommeo fabro; va a stare a la-
vorare col Cellini. 249, 250.
Bartolomeo di Gabbriello, orafo.256.
Battiferra negli Ammannati Laura,
poetessa. 561, 587. Suo sonetto al
Cellini. 555.
Belli Valerio, intagliatore di cristalli
e cammei. 270 nota.
Belvedere di Roma. 222.
BEMBO Pietro. È ritratto dal Cellini
in una medaglia di cera. 268,

| Bene (del) Albertaccio. 267.
Bernardino d'Agnolo di Mugello. 257.
Biagio di Bono, di Ragusa. 68.
Bologna (da) Antonio. — Vedi Rai-
mondi Marcantonio.
Bologna Giovanni, scultore fiammin-
go. 575.
Borghini Vincenzo. 524, 526, 527,
528, 554, 595, 598.
Bramante, architetto. 84, 221 e no-
ta, 222.
Bronzino Angiolo. 275, 586.
Brunellesco (Filippo di ser). Il pri-
mo che risuscitò il bel modo della
grande architettura ; stette all'ore-
fice gran tempo. 44, 85, 222.
Buonaccorsi Giuliano. 212.
Buonarroti Michelangelo. 85, 495,
497,498,214,217,219,225,250,
242, 275, 274, 558, 574, 595.—
Va a Carrara a cavare i marmi per
le statue nella sagrestia di San Lo-
renzo. 496.
Cabrerà (di) don Francesco, spagnuo-
lo, vescovo di Salamanca. 450.
Camerini, o da Camerino, Giovamba-
tista, architetto militare. 262 e
nota.
Capitani di Parte Guelfa. Supplica ai
medesimi scritta dal Cellini. 285.
Capretta beccaio. 480.
Carrara. Sue cave di diversi mar-
mi. 496.
Carlo V, imperatore. 440. — Dona
un diamante a Paolo III. 55.
Caradosso. — Vedi Foppa Ambro-
gio.
Cellini Benvenuto. Di 45 anni va a
imparare 1' arte della oreficeria da
maestro Salvestro del Lavacchio.44,
 
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