CAPITOLO I.
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micia di terra grossa un mezzo dito; e lasciatola seccare,
gli feci un' altra camicia grossa un dito; e secca questa
ancora, gli feci un' altra camicia di altrettanta grossezza.
IL
COME SI FA LA TERRA SOPRADETTA.
La terra che si adopera si fa in questo modo. Si pi-
glia quella terra che serve per i maestri di artiglierie,
la qual si cava in diversi luoghi: alcuna se ne piglia ap-
presso ai fiumi, perchè è alquanto renosa, ma non vuole
essere troppo renosa, basta che la sia magra, perchè la
terra grassa è quella dilicata e gentile che si adopera a
far figure e vasellami, cioè vasi e piatti, che di questa
sorte non è buona. Ancora si truova in certi monti o
grotte, massime in Roma, et in Firenze, et in Francia in
Parigi: questa è la migliore che io vedessi al mondo.
Questa terra di dette grotte è migliore che non è quella
che si piglia vicino a' fiumi. Chi vuol farla buona, biso-
gna lasciarla seccare; di poi secca, si stacci diligentemente
con uno staccio alquanto grossetto, perchè n' esce pie-
truccole e barbucce e vetri et altre cotai cose, che la
impedirebbono assai. Di poi si mescola con essa cimatura
di panni, la quale si può mettere per metà manco della
detta terra: et avvertiscasi che questo è un segreto mira-
bile, che non è stato mai usato, il qual si è questo. Me-
scolisi la terra con la cimatura, di poi si bagni bene con
1' acqua, di sorte che lascia come pasta da fare il pane,
e con una verga di ferro grossa dua dita battasi diligen-
temente. Et il segreto si è questo, che la vorrebbe essere
mantenuta molle quattro mesi il manco; e quanto più
sta, è tanto meglio, perchè la cimatura marcisce, e per
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micia di terra grossa un mezzo dito; e lasciatola seccare,
gli feci un' altra camicia grossa un dito; e secca questa
ancora, gli feci un' altra camicia di altrettanta grossezza.
IL
COME SI FA LA TERRA SOPRADETTA.
La terra che si adopera si fa in questo modo. Si pi-
glia quella terra che serve per i maestri di artiglierie,
la qual si cava in diversi luoghi: alcuna se ne piglia ap-
presso ai fiumi, perchè è alquanto renosa, ma non vuole
essere troppo renosa, basta che la sia magra, perchè la
terra grassa è quella dilicata e gentile che si adopera a
far figure e vasellami, cioè vasi e piatti, che di questa
sorte non è buona. Ancora si truova in certi monti o
grotte, massime in Roma, et in Firenze, et in Francia in
Parigi: questa è la migliore che io vedessi al mondo.
Questa terra di dette grotte è migliore che non è quella
che si piglia vicino a' fiumi. Chi vuol farla buona, biso-
gna lasciarla seccare; di poi secca, si stacci diligentemente
con uno staccio alquanto grossetto, perchè n' esce pie-
truccole e barbucce e vetri et altre cotai cose, che la
impedirebbono assai. Di poi si mescola con essa cimatura
di panni, la quale si può mettere per metà manco della
detta terra: et avvertiscasi che questo è un segreto mira-
bile, che non è stato mai usato, il qual si è questo. Me-
scolisi la terra con la cimatura, di poi si bagni bene con
1' acqua, di sorte che lascia come pasta da fare il pane,
e con una verga di ferro grossa dua dita battasi diligen-
temente. Et il segreto si è questo, che la vorrebbe essere
mantenuta molle quattro mesi il manco; e quanto più
sta, è tanto meglio, perchè la cimatura marcisce, e per