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Cellini, Benvenuto; Milanesi, Carlo; Milanesi, Carlo [Editor]
I trattati dell'oreficeria e della scultura: novamente messi alle stampe secondo la originale dettatura del Codice Marciano — Firenze: Felice le Monnier, 1857

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.71583#0186

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DELL' OREFICERIA.

trarre secondo la ragione che 1' arte ci mostra, si vede
espresso che quando tale arte del far medaglie cominciò
a fiorire in Egitto, in Grecia, et in Roma ancora, si vede
che quelli imperatori, mediante quelle medaglie dove
era impresso la lor testa, e ne' rovesci di esse facevano
qualche impresa, secondo le loro opere che avevono fatte
notabili. Ma per tornare un passo a dietro, noi di tal
professione veggiamo, per quel che ci si dimostra, la
quantità delle medaglie fatte a un medesimo imperatore
da molti diversi maestri: di modo che, creato che era
un nuovo imperatore, quei maestri di tale professione,
cioè delle medaglie, che si trovavano nel suo tenitoro,
e maggiormente in quel luogo dove il detto imperatore
faceva residenzia, tutti questi detti maestri che ci si tro-
vavano nelle dette provincie e città, facevano una meda-
glia per uno, da una banda con la testa dello imperatore,
dall' altra banda con qualche onorato rovescio, degno
delle virtù di quello imperatore. E fatto questo, tutte
queste opere si mostravano et allo imperatore et ai suoi
ministri: e subito che gli avevano conosciuto qual era
il miglior maestro di questi, a quello egli consegnavano
la zecca, cioè le stampe delle monete della zecca.
Or per tornare alle medaglie, il maestro debbe fare la
testa et il rovescio, di che e' vuol fare in medaglia, pri-
mamente di cera bianca, di quel basso rilievo che tu vuoi
che la sia, e della grandezza appunto che ha da essere
la tua opera: così conosciamo che gli antichi facevano.
Questa cera si fa: Pigliasi cera bianca pura, e si mescola
con la metà di biacca ben macinata con un poco di tere-
mentina chiarissima; questa vuoi essere più o manco,
secondo in che stagione 1' uomo si truova, perchè, essendo
di verno, tu gli puoi dare più trementina la metà che la
state. Di poi con certi fuscelletti di legno questa cera si
lavora in su un tondo di pietra, o d' osso, o di vetro
 
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