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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0129

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DELL' JNTENDIMEN TO UMANO. 105

3, le insegni; nè occorrere cercarie, perchè cercandole non si polsono
,3 trovare? Posta cotale eccezione, avrebbe avvertìto i Fisici di non
„ cercar quelle cose, che eccedono le forze del pensiero umano, ed
5) avrebbe liberato sè steiso dal titolo di Galunniatore, con lasciare
3, a nos qualche cosa da seguitare. Ma ora voiendo egli sconfortar
3, noi dal tener dietro ad altri, acciocchè non vogìiamo saper piìi
3, di quel che possiamo: ci riduce a non seguitar nè purlui. Imper--
3) ciocchè chi mai vuol faticare per saper poscia nulia? od abbraccia-
3, re una dottrina tale, che anche leva di mezzo la Scienza comu-
,, ne? Se questa è Dottrina, convien che sia fondata sulla Scienza.
„ Se poi non è, chi si stolto è da voler imparar quella, in cui nui-
,, la s’ impara, o pur tutto si disimpara? Pertanto se non si può ogni
,, cosa sapere ( ii che han pensato i Fisici ) e nuila si sa ( il che
,, vien preteso dagii Accademici ): va per terra tutta la Filosofia a.
La Verita dunque si è, che il Mondo, le Scienze, e l’Arti sono
un gran Teatro di cose, parte oscure, e parte evidenti e certe. Ghi
pretende, che tutto sia fantastico e chimerico, e si mette sotto i pie-
di la chiara Evidenza di tante cose, col pretesto di tante altre, che
non possiam sapere, merita, che tutto il genere umano il bandisca
daìla sua Repubblica come un pernicioso Visionario, che sparge la
consusione ed oscurita sopra le cose più certe ed indubitate; e nuoce
al Pubblico con deridere io studio di chi cerca di migiiorar le Scien»
ze e le Arti. Sia quanto essere si vogiia difficile io scoprir tutte le
Gagioni, gli Effetti, ie Proprieta, e Relazìoni deÌÌe cose, e il dici-
serare tutti i punti intrigati deli’ Erudizione : si può egii per questo
negare, che l’attenta considerazione degli antichi e moderni, e ia
Sperienza abbia discoperte moltissìme cose, che prima non erano sta-
te osservate, o pareano affatto nascose? Molt’aÌtre per la stessa via
si può sperare che s’andranno scoprendo; e iodevol istituto per con-
seguente sempre sara il tentare di dar luce a quel, che ora è tene-
broso; biasimevole als incontro, e detestabiie la bizzarria di chi vuo-
le ossuscar tutto, e la congiura di chi sconsigiia ognuno dalla ricerca
delia Verita col supporgii impossìbiie lo scoprir con certezza una so-
la Verita, non che moitissìme, in tante cose del Mondo,

Tom. VIL
 
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