Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Napoli nobilissima — 5.1896

DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.69898#0176

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
i6o

NAPOLI NOBILISSIMA

Tolgo queste notizie da un libriccino che ho acquistato in questi
giorni e che s’intitola: Delitiae Neapolitanae. Ausfuhrliche Beschrei-
bung, ecc. ecc., con un lunghissimo titolo tedesco che è meglio dare
tradotto : Delitiae Neapolitanae. Estesa descrizione del potente ed in Europa
altamente e largamente famoso Regno ed anche della sua Reai Capitale di
Napoli, insieme con l’indicazione di tutte le magnificenze, paesi, città no-
bili edifizii, antichità ed altre cose memorabili, il tutto in parte da propria
esperienza (zum theil aus eigener erfahrung) e in parte raccolto con
ogni diligenza da scrittori degni di fede geografi e storici, anche per utile
e piacere dei viaggiatori e amatori di storie messa in istampa da Geronimo
Megiser, con bei rami nuovi adornato, ecc. ecc. Stampato a Lipsia, nella
stamperia di Henning Grossa il giovane. — La dedica ha la data del
i.° ottobre 1605.
Anche parecchie altre cose curiose si possono trarre dal libriccino
del Megiser; ma ce ne occuperemo un’altra volta, ed intanto vogliamo
notare che sono assai interessanti le vedute di parecchie città del
Regno, come di Gaeta, di Gallipoli, del Pizzo, di Chieti, di Sulmona,
di Aquila e di Teramo.
*
* *
Ricordo di Giovan da Nola in una commedia del
CINQUECENTO.
È ne L’Altilia Comedia di M. Anton Francesco Raineri (ristampata
a Mantova, 1550), nella scena I dell’atto III tra il Capitan Basilisco
e il servo Mosca:
Cai?. Bas. — E un certo che di fiero m’accompagnia in tutti i gesti,
che mi fa terribile com’un Dio Marte; n’è vero?
Mosca. — Che Marte! che voi havete un passo, un trapasso, un in-
contro dinnanzi, certe altre fattezze sì fatte che non sapria che si
pescar Gian da Nola a ritrarvi dal naturale!
*
* *
Di una storia SCONOSCIUTA dei PITTORI NAPOLETANI.
Camillo Minieri Riccio in uno dei due opuscoli nei quali dette il
saggio di un’opera sfortunatamente restata incompiuta, ossia di un
grande dizionario bio-bibliografico degli scrittori napoletani, e propria-
mente nell’opuscolo degli Scritt. napoletani fioriti nel secolo XVII i co-
gnomi dei quali cominciano con la lettera B (Napoli, 1877), a p. 49 ha
la seguente nota:
« Buongiovanni (Gio. Battista) n. a Maida, e s. i°) Tractatus de
carceratione mulierum, Napoli, 1674, in 4.; 20) Vite dei pittori antichi
Nàpoletani sino all’anno 1600 ».
Non è necessario mettere in rilievo la grande importanza che po-
trebbe avere un’opera, anteriore alla falsificazione del De Dominici,
intorno agli antichi pittori napoletani, di cui sì scarse sono le notizie
e i documenti. Ma il Minieri Riccio non dice se l’opera del Buongio-
vanni fosse stampata o restasse manoscritta. Ed escluso che fosse
stampata, dove se ne conserva il manoscritto? Lo ebbe egli tra mano?
O donde ne cavò la notizia?
Chi potesse fornirci schiarimenti su questo punto, ci farebbe cosa
gratissima.
*
* *
Il Gigante di Palazzo nel 1799.
Da un Diario dal 1798 al 1825, manoscritto conservato nella Bi-
blioteca della Società di Storia Patria, togliamo:
« Venerdì 15 febbraio 1799.
« Anco al nostro Gigante di Palazzo (ossia alla statua colossale di
Giove terminale che sta situata all’imboccatura della strada che dal

Largo di Palazzo scende a S. Lucia a mare per la strada anticamente
detta Via Gusmana) è stata posta la berretta repubblicana, la banda
tricolore e lo stendardo nazionale nelle mani ».
*
* *
Devastazioni artistiche nel 1799.
Dallo stesso Diario:
« 23 maggio 1799.
« Segue la barbarie di toglier le memorie per la città e deturparla.
Quest’oggi per togliere gli emblemi aristocratici che stavano intorno
alla statua di S. Gaetano, ch’è al Largo di San Paolo, hanno spezzate
le braccia ai puttini di marmo che li sostenevano. Fu fatta una Com-
missione per togliere tali emblemi, ed era ben fatto perchè questa
glieli avrebbe tolti senza guastare i monumenti. Ma non ha avuto ef-
fetto, perchè, come viene in testa a qualche civico, così unisce il po-
polo, gli dà qualche carlino e corrono a rompere e spezzare senza sa-
pere quello che fanno ».
*
* *
Il legatore di S. M.
Dal Registro dei R. Dispacci pervenuti al Direttore Generale di poli-
zia 1798-9 (Arch. di Stato), p. 267:
« A 4 dicembre 1799. — Vuole il Re che V. S. informi sulla con-
dotta tenuta in tempo della passata anarchia da Margherita Podner
vedova del fu Francesco Zimmermann legatore di libri delle LL. MM.
Di Reai Ordine la Reai Segreteria di Stato ed Azienda glielo previene
per l’adempimento — Zurlo ».
*
* *
Fra Diavolo prima del 1799.
Giacché per incidente nel fascicolo passato si è discorso di Fra Dia-
volo ossia di Michele Pezza, non dispiacerà di leggere questo breve
documento che ce lo mostra alla vigilia del '99. È un dispaccio in
data 20 gennaio 1798 del Principe di Castelcicala al Direttore di
polizia :
« Dal Maresciallo Arriola mi è stata comunicata la seg.° sov.a Ri-
soluzione. — Rapportata al Re la Relazione del Capitan Generale
D. Frane. Pignatelli de’ 25 ott.e del caduto anno, circa la domanda
fatta da Michele Pezza d’Itri, da venirgli commutata in servizio mili-
tare nel campo de’ Fucilieri di Montagna la pena, che avrebbe dovuto
subire pe’ due omicìdi imputatigli, ed accaduti in rissa nella di lui Patria,
S. M. mi ha comandato e risoluto che il Pezza passi a servire da sol-
dato per tredici anni in uno dei Regg.' esistenti nella Sicilia. — Lo
partecipo a S. C. per l’adempimento. — Castelcicala » {Dispacci al Dir.
di Polizia, anno 1798, p. 31, Arch. di Stato).
#
* *
Errata corrige.
Ci accorgiamo di due errori di stampa che importa correggere.
Nel fase. Vili, nell’articolo del Ferrarelli, dove si legge Niccola Per-
gola, è chiaro che bisogna correggere Pergola; e nel fase. IX, nell’ar-
ticolo del De la Ville, dove si dice Principe di Cassano, bisogna leg-
gere Cassaro.
Don Fastidio.
 
Annotationen