INTRODUZIONE.
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re, e quel mirabile Lorenzo Ghiberti, il quale in quel
tempo fece le belle porte del tempio antico allor fatto per
Marte, et ora serve per il nostro Santo Giovanni Batista.
Lorenzo Ghiberti fu veramente orefice sì alla gentil
maniera del suo bel fare, e maggiormente a quella infi-
nita pulitezza et estrema diligenzia. Questo uomo si può
mettere per uno eccellente orefice, il quale tutto impiegò
e messe il suo ingegno in quell' arte del getto di cotali
opere piccole. E se bene egli alcuna volta si messe anche
a fare delle grandi, imperò si vede che gli era molto più
la sua professione il farle piccole; e per questo noi Io
chiameremo veramente un buono maestro di getto: et a
questa tale professione solo attese, e questa fece tanto
bene, sì come ancora oggi si vede, che nessuno altro uomo
ancora non 1' ha aggiunto.
Antonio figliuolo d'un pollaiuolo,1 il quale così sem-
pre fu chiamato, questo fu orefice, e fu sì gran disegna-
tore, che non tanto che tutti gli orefici si servivano dei
sua bellissimi disegni, i quali erano di tanta eccellenzia,
che ancora molti scultori e pittori, io dico dei migliori di
quelle arti, si servirno dei sua disegni, e con quegli ei si
feciono grandissimo onore. Questo uomo fece poche altre
cose, ma solo disegnò mirabilmente, et a quel gran dise-
gno sempre attese.
Muso Finiguerra fece 1' arte solamente dello intagliare
di niello; questo fu un uomo che mai non ebbe nissuno
paragone di quella cotale professione, e sempre operò
servendosi dei disegni del detto Antonio.
Amerigo fece l'arte del lavorare di smalto, et in quella
ei fu il maggiore et il più eccellente uomo che mai sia
stato nè prima nè poi. Ancora questo grande uomo si
4 Non d' un pollaiuolo, ma di un Iacopo di Antonio di cognome Del Pol-
laiuolo. I documenti provano, che 1' origine di questo artefice non fu così
bassa come il Cellini e il Vasari stesso mostran di credere.
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re, e quel mirabile Lorenzo Ghiberti, il quale in quel
tempo fece le belle porte del tempio antico allor fatto per
Marte, et ora serve per il nostro Santo Giovanni Batista.
Lorenzo Ghiberti fu veramente orefice sì alla gentil
maniera del suo bel fare, e maggiormente a quella infi-
nita pulitezza et estrema diligenzia. Questo uomo si può
mettere per uno eccellente orefice, il quale tutto impiegò
e messe il suo ingegno in quell' arte del getto di cotali
opere piccole. E se bene egli alcuna volta si messe anche
a fare delle grandi, imperò si vede che gli era molto più
la sua professione il farle piccole; e per questo noi Io
chiameremo veramente un buono maestro di getto: et a
questa tale professione solo attese, e questa fece tanto
bene, sì come ancora oggi si vede, che nessuno altro uomo
ancora non 1' ha aggiunto.
Antonio figliuolo d'un pollaiuolo,1 il quale così sem-
pre fu chiamato, questo fu orefice, e fu sì gran disegna-
tore, che non tanto che tutti gli orefici si servivano dei
sua bellissimi disegni, i quali erano di tanta eccellenzia,
che ancora molti scultori e pittori, io dico dei migliori di
quelle arti, si servirno dei sua disegni, e con quegli ei si
feciono grandissimo onore. Questo uomo fece poche altre
cose, ma solo disegnò mirabilmente, et a quel gran dise-
gno sempre attese.
Muso Finiguerra fece 1' arte solamente dello intagliare
di niello; questo fu un uomo che mai non ebbe nissuno
paragone di quella cotale professione, e sempre operò
servendosi dei disegni del detto Antonio.
Amerigo fece l'arte del lavorare di smalto, et in quella
ei fu il maggiore et il più eccellente uomo che mai sia
stato nè prima nè poi. Ancora questo grande uomo si
4 Non d' un pollaiuolo, ma di un Iacopo di Antonio di cognome Del Pol-
laiuolo. I documenti provano, che 1' origine di questo artefice non fu così
bassa come il Cellini e il Vasari stesso mostran di credere.