CAPITOLO VIII.
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bene feciono tanto, che pur mi fu concesso il tempo che
io domandai loro d' accordo. Partiti che e' si furono, io
subito mi messi a far la tinta con grandissima diligenzia:
la qual tinta si fa in questo modo.
IX.
COME SI FA LA TINTA A' DIAMANTI.
Pigliasi una lucerna nettissima, con un lucignolo di
bambagia quanto sia possibile candida, e 1' olio della lu-
cerna vuole essere vecchio, dolce e chiaro ; di poi si mette
in terra, o dove altri più s' accomoda, in mezzo a dua
mattoni. E sopra e detti mattoni si mette uno scodellino
di rame pulito e netto; di poi si mette il detto scodellino
dalla parte concava, di modo che il lume della lucerna
si ripieghi la terza parte di esso e non più. E bisogna
stare avvertito di farne poco poco per volta: al quale
e' s' ha aver rispetto che come e' si raguna troppo fummo
e' vi si appicca el fuoco, et il fummo vien guasto; e però,
di mano in mano che la lucerna fa il fummo, e' si spicca
dallo scodellino con un poco di cartuccia pulita, serban-
dolo pure in cosa pulitissima. E sappi che al detto fummo
non s' appicca il fuoco se non è grosso per più di dua
gran coste di coltello; sì che questo ti mostra la discre-
zione di poterne lasciar far per volta quanto sia una co-
sta di coltello, serbandolo in nel detto modo.
Ancora si piglia del mastico, il quale è una certa
gomma che ogni speziale ne vende. Bisogna avvertire
di non pigliar mastico che sia troppo nuovo, il quale si
conosce, perchè quando gli è nuovo egli è un certo modo
sbiancato e tenero. Ancora si ha d' avvertire che e' non
sia troppo vecchio, il qual si conosce che divien giallo
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bene feciono tanto, che pur mi fu concesso il tempo che
io domandai loro d' accordo. Partiti che e' si furono, io
subito mi messi a far la tinta con grandissima diligenzia:
la qual tinta si fa in questo modo.
IX.
COME SI FA LA TINTA A' DIAMANTI.
Pigliasi una lucerna nettissima, con un lucignolo di
bambagia quanto sia possibile candida, e 1' olio della lu-
cerna vuole essere vecchio, dolce e chiaro ; di poi si mette
in terra, o dove altri più s' accomoda, in mezzo a dua
mattoni. E sopra e detti mattoni si mette uno scodellino
di rame pulito e netto; di poi si mette il detto scodellino
dalla parte concava, di modo che il lume della lucerna
si ripieghi la terza parte di esso e non più. E bisogna
stare avvertito di farne poco poco per volta: al quale
e' s' ha aver rispetto che come e' si raguna troppo fummo
e' vi si appicca el fuoco, et il fummo vien guasto; e però,
di mano in mano che la lucerna fa il fummo, e' si spicca
dallo scodellino con un poco di cartuccia pulita, serban-
dolo pure in cosa pulitissima. E sappi che al detto fummo
non s' appicca il fuoco se non è grosso per più di dua
gran coste di coltello; sì che questo ti mostra la discre-
zione di poterne lasciar far per volta quanto sia una co-
sta di coltello, serbandolo in nel detto modo.
Ancora si piglia del mastico, il quale è una certa
gomma che ogni speziale ne vende. Bisogna avvertire
di non pigliar mastico che sia troppo nuovo, il quale si
conosce, perchè quando gli è nuovo egli è un certo modo
sbiancato e tenero. Ancora si ha d' avvertire che e' non
sia troppo vecchio, il qual si conosce che divien giallo