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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0123

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DELU JNTENDIMENTO UMANO. 99

fi, e dei Dottorì di tutte le Scìenze, che si acremente sono alie ma-
ni fra loro senza mai mostrarci con perfetta chìarezza il Vero e
Certo; se in oltre aggiugne, vie più scoprirst questa sua fievolezza
ed impotenza nei voigo, il quale tuttochè provveduto di Ragione,.
pieno è di salse Opinioni, e salla sovente ne’ suoi Giudizj; e che per-
ciò non iì attenta a .credere e ad aftermare, che quel fasso cadera
alsingiù, per timore: d’ ingannarft anch’egli in questo: tornate ancor
voi a rispondergli : che ii pregate a rifiettere aila patente insusststen-
za e salstta di questa sua maniera d 5 argomentàre. Chi è anche fra E
rozzi ed ignoràntèy che metta in controversta, fe il Fùoco sta .-diver*
so dall’Acqua? Chi'< mai dubita’, al vedere uscir sumo ad un cammh
no, che quefta proceda dàl Fuoco o dal Caiore? Ghi ha mai preso
abbaglio' in credere, che una Formica oon fta un Cavalio; che un
sacco di grano sta quel ch 5è, e differente da un sacco di monete? e
che esso grano è atto ad alimentar i’Uomo? E cosi d'assaistime al-
tre cose 3 che ogntin sa: e confessa, e le conosce chiaramente i 5 Inteh
letto tioftro, fatto che ha, se occorre, un faggio esame deila reh>
zion dei Sensr, e adoperando ii retto Raziocinio, in cui consiste il
buon uso della Ragione «

Deest dunque in primo luogo dire, che le forze delia Ragione
urnana sono ampiiistme, ma nondimeno limitate. Può essa conoscere
moltissmie cose; non può giugnere a conoscerne tante aitre, e mol-
to men tutte* Lieve non è i’ingiustizia o stoltezza di chi dal non
potere ella tutto, inferisce ch 5 ella può nulla. Nella stessa maniera
veggiamo iimitata la sorza. e atdvita dei Sensi. Potremo noi sosseri-
re, chi dicesse : a che ti servono gli Occhi, se con esti non puoi
cliscernere tanti oggetti, appena un migiio lungi da te? Servono est
si ancora a farci scorgere molti oggetti di gran mole, benchè ionta-
oi non poche miglia, e a scorgerli senza pericolo d’ingannarci. Ma
il quotidiano lor uso è di avvisarci con infaiiibile ambasciata d 5 innu~
merabili altri oggetti, proporzionatamente presenti alla loro attivitk;
e però l’incolparli, perchè non possono tutto, altro non è che un
accusar se stesso di supina ignoranza. Altrettanto s’ha da dire deila
Ragione. Secondariamente certissìmo è, che spesse fiate gli Uominl
faiiano ne’lor Raziocinj; ma non avvien questo per difetto della Ra-
gione stessa. Succede per difetto dell’ Uomo stesso, che non sa, o non
esercita le Regole prescritte dai migliori per raziocinar saggiamente
delle cose, e guardarsi dai Sofismi e dagli errori. I Pregiudizj, le
Passioni, i’Ignoranza, la poca Attenzione, ed aitre dispostzioni deiF

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