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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0131

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DELVINTENDIMENTO UMANÒ. 107

Non vo più innanzi, perchè m’ interrompe qui il novelio Pk-
ronista con dire nel Lib. III. Gap. IX. eisere questa una rancida ac«
cusa, confutata più volte dagli antìchi Accademici e Scettìci, „ eL
„ sendo altra cosa il Vivere, ed altra il Filosofare. Allorchè si trat-
„ ta di menar la sua vita, e di sodisfare ai suoi doveri, noi ceisia-
,, mo di elsere Filosofi, d’elsere contrarianti, dubitanti, incerti. Nol
„ diveniarno idiod, sempÌici, creduli; noi appelliamo le cose coi lo-
,, ro nomi; noi ripigliamo i nostri Gostumi, e ii nostro Intelletto*
,, e conformiamo i nostri Costumi a quei degli altri Uomini, aile
„ loro usanze, alie lor leggi. Io, che dubitava poco sa, s io ers,
„ se c’ erano degli altri Uomini, bandisco ora tutti questi pensieri;
„ e come s’ io fossi assicurato che esisto, e che gii altri Uominì esi-
„ stono, mangio, bevo, cammino, vo a vedere i miei Amici, II
„ saluto, entro in conversazione con ioro, affermo, niego, ed assi-
„ curo, che quello è Vero, quel Falso u. Ma perciocchè si può op-
porre, essere dunque ii Pirronista convinto dalla sperienza e dalsuso,
della Gertezza delle cose; e che la necesiita deila vita ii rìmette sul
buon cammino; egli risponde : „ essere cosa ordinaria di servirci di
„ molte cose come vere, e di goderne, ancorchè sappiasi, ch’elie
„ sono incerte, od anche false u. E qui adduce i Sisterni deli’A-
stronomia, che son tuttavia incerti, valendosi nondimeno i dotti del
supporli come certi, per predire gli Eclissi, e i movimenti dei Pia-
neti. Gosi nelle Matematiche s’usa di supporre la cosa, che si cer-
ca, come vera e conosciuta, benchè sia incognita; e con tal mezzo
si arriva alla conoscenza di queiio, che si cercava. „ Un Viandan-
„ te, che non sa punto la via, ch’ egli ha da tenere, non si ferma
„ per questo in un Crociale, dove arriva a. Gominciamo da quest'
ultimo, che è un’autentica pruova deli’instabilita e leggerezza delle
teste Pirroriiane. Nel Lib. I. Gap. XV. questo Predicatore del Pirro-
nismo, recando il medesimo esempìo d’un Viandante, che giugne
ad un GrociaÌe, senza sapere, qual delle due vie il condurra al de-
stinato luogo, scrive, essere più prudenza il sermarsi allora, che il
seguitar ad andare, perchè men pericoio egli correra d’ errare con
istar fermo quivi, che continuando il cammino per l’una delle due
vie. Tutto il contrario insegna qui lo Scettico nostro, e però egli
condanna se stesso co’medesimi suoi sentimenti, e sa ben conoscere,
che non s ha da credere 11 rinomato Monsignore Huet Autore di un
Libro, dove s’ incontrano tante incoerenze e contradizioni. Moitcs
meno ha qui che fare i’esempio degli Astronomi e Geometri. Gon

O 2 tutti
 
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