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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0185

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DELVINTENDIMENTO UMANO, t6i

ejso Covpo fu sormato, e lo Spirito ritornerà a Dio , che ce lo ha da
so. Più sotto: E Dio chiamerà al giudizio tutte le aziuniy che fi
sanno, per afcose che sienoy buone, cattive. E ne’ Proverbj XXIIL
XVII. è detto: Non porti il tuo cuore invidia ai Peccatori ; ma tu
camina sempre col timore di Dio y perchh al fine avrai molto da spe-
rare, e non resserà desraudata s espettazione tua. Queste son parole
chiare. E poscia il più antico di tutti gii Scrittori Mosè dilTe tutto
con dire, che l’Uomo fu creato ad immagine e similitudine di Dio.

Ma qui s’afFaccia l’Epicureo Lucrezio, e mette in campo una
truppa di difficolta contro l’Immaterialita ed immortalita dell’Ani-
ma, che consolano e rinforzano forte chi ha grande interesse di non
credere si fatte Verita. A tutto ha risposto il Gassendo nel Tom. IL
dell’Opere sue, oltre ad altri insigni Filosofi e Teologi. Accennìa-
mo le più speciose in poche parole. Ci fa vedere Lucrezio lo stato
dell’Anima umana ne’Bambini, che nulla sa; ne’farnetici e pazzi,.
che parla e giudica a sproposito; in chi dorme o cade in deliquio,
che nulla sente, nulla intende. Ma che vuol egii inferire da ciò?
Non mancano ragioni ai Cartesiani per sostenere, che l’Anima sem-
pre pensi, avvegnachè a noi sempre non sia noto il suo pensare*

Ma lasciando questa scura quistione, dichiam più tosto, che finchè

ì’Anima dell’Uomo sta congiunta in buona lega col Corpo, essa ha
bisogno dei Sensi per ricevere i’Idee delle cose sensibili, e della Fan-
tasia per conservar queile, ed aggiugnerne dell’altre, ch’elia mede-
sima forma col Raziocinio. Questi son gli strumenti, de’quali si ser-
ve i’Anima per le sue funzioni. Essa va leggendo nei Libro della
Fantasia quei che v’è impresso. Ora se la Fantasia non ha peranche
ricevuta aicuna Idea, o formata union d’esse; se gli umori violenti
o perniciosi del Corpo malato giungono a conturbare e sconvolgere
il magazzino d’essa Fantasia; o pure se s’interpongono impedimentl

sra i’ occhio, per così dire, interno dell’ Anima, e ii Libro della

Fantasia: naturalmente allora avviene, che i’Anima o non peranche
può esercitar ia sua attività, o confusamente inteude e giudica, o
cessa di esercitar ie sue sunzioni a cagion del commercio interrotto
sra rintelietto e la Fantasia; e nè pur la Volontà esercita ailora le
sue, perchè 1* Intelietto non le somminiftra oggetti.. Ma e per que-
sto si può egii mai negare, che l’Anima sussista quai Ente reale, e
conservi le sue facoìtà d’intendere e volere? Chi mai vegliando po-
Trà sognare, che quando egii. dorme, l’Anima sua cessi di sussistere9
e d’essere quei che è? Nd deliquio stesso, nell’Epilessia ed Apople-
Tom. VIL X
 
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