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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0201

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DELl! ÌNTENDIMENTO UMANO. 177

lere ed eieggere quello, che appartenga ali’eterna sua salute, e per
cui possa piacere a Dio, senza la Grazia preveniente e concomitan-
te d’elso Dio per mezzo di Gesù Cristo Signore e Salvador nostro.
A conciliar questi due Principj noi miriam correre e sudare colle lo-
ro speculazioni i Teologi, e formarst nuovi Sistemi, ne’quali sembra
darsi da taiuno tanta sorza e giurisdizione all’Arbitrio, che si pregiu-
dichi al vaiore e alla neceisita della Grazia; quando per lo contra-
rio pare, che altri deferiscano tal polsp ed attivita alla divina Gra-
zia, che ne resti leso esso Libero Arbitrio. Certo è, non. mancar
dei precipizj neìi’una parte e neii’aitra, e che gli ambiziosi Ingegni
polsono lasciarsi trasportare a piantar Proposizioni plausibili ai primo
aspetto, ma senza ben pensare e discernere, che fastidiose conseguen-
ze ne derivino. Pertanto il più sicuro partito è quello di cammina-
re ancor qui con Umilta, e di attenersi ad alcune Masfime certe,
bastevoii per la nostra eterna salute, senza voler troppo squittinare i
giudizj di Dio, e determinar con tanta sranchezza ie maniere della
divina economia, per quel che riguarda la salvazion de’suoi Fedelio
Nè mai si avrebbono da portar fu i pulpiti ali’ ignorante Popolo cer-
te astruse Quistioni, che tengono da gran tempo in continuo ailar-
me e battaglia le Scuole, potendone sol venire diffidenze e imbrogli
alle menti dei pusilli. Che bisogno ha il Popolo di saper que’grup-
pi, che gli stessi dottì sinceri confessano di non sapere sciogliere, sen-
za che vi resti.no dubbj e difficolta non poche? Basta bene il predì-
care: Che chi operera il Bane, avra la Vita eterna; e chi ii Maie,
avra un Gastigo eterno; che Dio non abbandona chi prima non ab-
bandona lui ; che Dio è pronto sempre ad accogliere, chiunque a
lui ricorre con verace pentimento; ch’egii non iascia di accordar
lumi e grazie sufficienti ad ognuno, e doversi imputare a noi, se
non ce ne prevagiiamo; ed averci egli insegnato ad orare e prega-
re, cioè dato un mezzo facile, che adoperato con vero cuore, e con
viva Fede ne’ rneriti del divino nostro Mediatore, può impetrar quan-
to a noi bisogna; e in oltre conferito un tal vigore ai Sagramenti
della Penitenza e dell’Eucaristia, che per essi il Gristiano di buona
volonta può ricuperar la sua Grazia, e conservarla. Che vogliamo
di più?

Parimente sappiamo, che al sapientissimo ed onnipotente Signor
nostro non mancano inezzi insallibili per convertire e salvare chiun-
que è eletto dal suo divino volere per oggetto della sua misericor-
dia. Ma nello stesso tempo abbiam da tenere per certo^, che l’ecc^

Tom, VIL % aornia
 
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