Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Napoli nobilissima — 5.1896

DOI Artikel:
Croce, Benedetto: Annibale Caccavello
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.69898#0193

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext

apoli nobilissima

RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

Voi. V.

Fasc. XII.

SOMMARIO.

Annibaie Caccavelle, scultore napoletano del sec. XVI
(secondo una recente pubblicazione). B. Croce.
Siti reali. Il palazzo reale di Portici. IV. La villeggia-
tura di Portici. V. Dal 1799 allo stato presente: fine.
N. del Pezzo.
Castel Sant’Elmo. IX. La reazione borbonica. X. Ultime
vicende di Castel Sant’Elmo: fine. P. Colonna di Stigliano.
Notizie ed osservazioni. Don Fastidio.
Da libri e periodici. Don Ferrante.


ANNIBALE CACCA VELLO
SCULTORE NAPOLETANO DEL SECOLO XVI
{secondo una recente pubblicazione (*).)

I.
È stato ritrovato, qualche anno fa, il diario nel quale
il noto scultore napoletano Annibaie Caccavelle andava
segnando le varie commissioni di opere che riceveva ed
eseguiva, ed altri particolari della sua vita domestica, e
specialmente delle sue faccende economiche. Il ri trovatore
dell’importante documento, Antonio Filangieri di Candida,
ha donato il manoscritto originale alla biblioteca della no-
stra Società di storia patria. Ma, nel tempo stesso, ha fatto
anche qualche cosa di più meritorio. Ha pubblicato il dia-
rio in un magnifico volume, bellamente stampato su carta
a mano, e preceduto da un’introduzione. Di questo lavoro
dell’amico Filangieri di Candida io credo che non si possa
dire se non un gran bene, essendo frutto di molto studio
e di ponderata considerazione. L’edizione dello scritto del
Caccavelle è accuratissima: il testo è stato diviso in 760
paragrafetti, in modo che riesce assai evidente, ed anno-
tato minutamente. Ma ciò che tutti leggeranno con inte-
resse è la lunga introduzione (pp. CLXXIV), nella quale

(*) Diario di Annibale Caccavello scultore napoletano del sec. XVI
con introduzione e note di Antonio Filangieri di Candida, Napoli,
presso L. Pierre, 1896, —■ di pp. clxxiv-i6o, in 8.° gr.

è spremuto il succo delle notizie contenute nel Diario,
che vengono illustrate con critica ed erudizione, e ci si
porge così una vera e propria monografia biografica ed
artistica sullo scultore napoletano. Tale introduzione è di-
visa in sei capitoli: nel primo si discorre del manoscritto;
nel secondo, si rifa a larghi tratti la storia della scultura
nella Rinascenza, assegnandosi in essa il posto, che le
spetta, alla scuola napoletana, cui appartenne il Caccavello;
nel terzo, si raccolgono le notizie sul Caccavello e la sua
famiglia; nel quarto, si danno le notizie degli scolari e
collaboratori del Caccavello; nel quinto, si forma l’elenco
illustrativo delle sue opere sulla base del Diario e di altri
documenti (specie, istrumenti notarili); e nel sesto si pre-
senta un sommario cronologico della vita e dell’opera del
Caccavello. I due capitoli più importanti sono il secondo
ed il quinto. Veramente belle, nel secondo capitolo, le pa-
gine sulla morfologia, per dir così, degli altari e delle
tombe, i due principali generi artistici intorno a cui lavorò
la scuola napoletana di scultura. E forse il Filangieri di
Candida avrebbe potuto aggiungerne un’altra sui varii tipi
delle fontane, benché delle fontane lavorate dal Caccavello
non ci avanzi nessuna. L’elenco illustrativo del quinto
capitolo, oltre all’indicarci tutte le opere di cui si ha no-
tizie dai documenti, identifica quelle di esse che ancora
esistono, descrivendole assai bene e giudicandole con sano
criterio. Chiude il volume un ampio indice alfabetico di
nomi e cose. Io, con tutto il mio buon volere di critico,
non saprei fare al lavoro del Filangieri di Candida se non
qualche appunto ed osservazione d’importanza secondaria,
e, più che d’altro, di pura forma (T).

(1) Nel cap. II la storia dell’arte è presa da un punto troppo lon-
tano; la cornice è alquanto magnifica pel modesto Caccavello; e qual-
che particolare mi par superfluo (per es., a p. xxi la nota biblio-
grafica su Michelangelo). L’A. partecipa delle convinzioni della cri-
tica recente contro il De Dominici; ma ecco io veggo riferiti da lui
due piccoli esempli che confermano ciò che ho avuto altra volta oc-
casione di dire in questa rivista: quanto cioè sia difficile liberarsi
dagli errori che il De Dominici ha creati, e tanti scrittori e tanti libri
hanno assorbiti. A p. xv l’A. cita l’artista Andrea Ciccione, dicendo:
 
Annotationen