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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0010

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tava il eh. Cav. Romano (1) « gli avanzi di sontuosi edi-
fizii, o altri grandi monumenti, durano per lo più lungo
tempo , e stanno esposti allo studio ed alle contemplazioni
dell'archeologo, dell'artista e del filosofo: ma le piccole
antichità di ogni genere, tra le quali anche i minuzzoli
di svariatissime cose , da cui ricavansi spesso lumi e
scienza più che non credesi, se non sono con zelo ed
amore cercate, raccolte ed affidate alla stampa, disper-
dersi di leggieri, o periscono, e sottraggonsi quindi
con irreparabile danno alla congerie dei tesori dell'anti-
chità ».

Noi adunque con queste per così dire minuzie locali
crediamo di preparare ai futuri le sicure fonti delle stori-
che tradizioni della patria , perchè al silenzio degli scrit-
tori suppliscono le reliquie della terra che gli abitanti vi
lasciarono, le quali a noi pervennero nei venerati sepolcri,
dove termina tutta la gloria, e l'impero dell'uomo. La
storia di un popolo , diceva Tucidide , si deve ricercare
nei sepolcri. Disperse che siano una volta queste cose
minute, che sono molto facili a sparpagliarsi, non si
rintracciano più (2).

Ci compiacciamo però di aver eccitato con questi nostri
studi , in tempo ih cui le menti per le preocupazioni
politiche sono più rivolte all' avvenire che al passato , il
desiderio e zelo di molti dei nostri connazionali, in rac-
cogliere , e saper apprezzare ogni benché piccolo avanza
della veneranda antichità, sebbene ci rincresca che alcuni
mossi solo da ridicola gelosìa ci lascino ignorare tanti og-

(1) V. Baldassare Romano , Antichità inedite di varie genere trovate in Sicilia.
Palermo 18SS , in fol. con Tav.

(2) Lo stesso deve dirsi delle iscrizioni., e quindi con buona ragione diceva
il gran Muratori, che se Grutero fosse risuscitato al suo tempo (ed erano passati
già pochi anni) per rivedere il numero delle antiche lapidi da lui pubblicate,
non ne avrebbe trovato nè manco la terza parte. Ed è un fatto che delle tante
sarde che riportò, appena una n1 è rimasta; che trovasi nel R. Museo di Cagliari.
 
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