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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Chiesa e badia di San Michele di Salvennero
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0125

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BOLLETTINO ARCHEOLOGICO SARDO

N. 8. Anno IV. Agosto 185'S.

Chiesa e Badia di San Michele di Sal-vennero — Iscri-
zione di Lucifero. — Ultime scoperte — Iscrizioni Latine.

Chiesa e Badia di san Michele di Salvennero

A ponente del villaggio di Ploaghe, a distanza di due
miglia circa, esiste la celebre abbadia di san Michele di
Salvennero, così detto dal distrutto villaggio che non molto
distava di questo nome (v. Tav. I, n. i e 2). Il Fara
(Chorogr. Sardin.) parlando dei villaggi della distrutta dio-
cesi di Plovaca nomina Sai/vennero, ubi est antiqua; stru-
tturai Templum a Mariano Indice conditimi, et divo Mi-
chaeli sacrimi, Abbatia vallis Umbrosce nunc a monachis
deserta. Mariano I dunque Giudice di Torres, che visse
nel declinare del sec. XI, fu il fondatore di questo Mona-
stero (1).

La chiesa, che tuttora esiste, con una porzione del mo-
nastero, è situata in bella pianura che fa fronte ad una
amena vallata, irrigata da freschissime fontane e da un ri-
gagnolo appellato Bili de Corte. La facciata principale di
questo monastero era rivolta a ponente, e dominava tutta
la vallata in cui erano i possessi più nobili del cenobio.

(I) V. Nardi Fulgenlius, Bullarium Val'osombranum etc. Florentiae 1728,
dove vi è la bolla d'Innocenzo II del 1139 (kal. iunii) per la fondazione di
questo Monastero, e di quello di S. Michele de Platano, e dei loro privilegi,
tra i quali che nè m«nco i vescovi potessero celebrar» dentro chiesa senza il
permesso dell' jbbale.
 
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