Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (4.1858)

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nie Sarde le quali conservarono le stesse tradizioni e segni
di religione , sebbene travisate alquanto coli' andare dei
secoli, come apparisce dai molti oggetti cbe si sono disep-
pelliti dalla necropoli dell' antica Tharros. Le stele in
proposito adunque crediamo che possano rimontare alla
stessa antichità dei Nuraghi Sardi,

G. Spano

SCOPERTA ARCHEOLOGICA. NEL SECOLO XIV

Nelle vetuste carte di questi Regj Archivj esistono molti
e svariati documenti , i quali ci ricordano che fin dal
tempo della dominazione aragonese scuoprivansi tal qual
volta nell'Isola diversi oggetti d'antichità (1). Vi si
trovano infatti varii permessi accordati a particolari on-
de ricercar tesori nascosti e pietre preziose. Vi si leggono
pure molti atti di denuncie fatte dagl' inventori , con
dichiarazione della quantità, materia, qualità, e valore degli
oggetti rinvenuti. Si hanno alcuni processi costrutti con-
tro coloro che praticarono scavi di sfroso ; e finalmente
parecchie scritture che accennano al discuoprimento di
sarcofagi, e di altri monumenti della più remota età.

Di questo genere è il documento che ora intendo pub-
blicare.

segno potrebbe esser una maniera della così detta Croce Ansata dei monumenti
dell' Egitto e dell1 A.sia. Vegga la dissertaz. del Raoul Rochcllc e del t.ajard
in proposito. Nelle medaglie e nelle iscrizioni fenicie di Cipro ricorrono simili
elementi ( V. Due do Larynes ( Num. et lnscr. Cypriotes). « Prescindendo dai
segni incavali tutte le cinque tavole sembrano rappresentare rozzamente una fi-
gura umana coi piedi, e colle mani alzate simmetricamente.

(l) V. 1' altro documento da noi riportato (Bullet. an. II. pag. 04) sopra un
bando contro gli scavatori delle cose antiche. Nota del Direttore.