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Martini, Pietro: Cippo sepolcrale di Cornelia Tibullesia
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13a
CIPPO SEPOLCRALE DI CORNELIA TIBULLESIA
Il mio amico e collega , canonico cav. Spano, già
parlava in questo Bullettaio, maestrevolmente da lui diretto
(anno 'n, pag. 160), d' un cippo sepolcrale esistente nel-
l'istmo che unisce la penisola della Testa o di iS". Reparata
all' isola madre : per cui passò a noi la memoria d'una
Cornelia Tibullesia, ossia di Tibula. Locchè faceva sulla
fede dell' altro chiarissimo mio amico e collega Alberto della
Marmora, che discopriva quel cippo e ne offeriva il dise-
gno a pag. 43o del suo Vojage en Sardaigrie — seconde par-
tie, — Antiquités. Ad un tempo questo scrittore così lasciava
scritto in una nota : » Già si trovava (intendi il cippo) in
» una cava di granito esplorata dai Romani al setten-
» trione della Testa : si volle trasportarlo al villaggio vicino :
» ma allorquando giungeva sulle sabbie dell' istmo, essen-
.» dosi aumentate le difficoltà del trasporto, venne colà
» abbandonato, e non andò guari che fu coperto dalle dune.
» Noi avemmo la opportunità di recarci più anni di seguito
» in quel luogo, ed ogni volta che volemmo ritrovarlo,
» fu forza di cercarlo lungo tempo sotto la sabbia e tra
» i ginepri che crescono sopra le stesse dune. »
Tanto più doleva 1' abbandono di questo cippo, in quanto
che il suo discoprimento si connette colla questione risguar-
dante la reale positura dell' antica Tibula, memorata da
Tolomeo.
Ora però mi è grato di annunziare che tale monumento
è diventato proprietà del museo d' antichità dell' Università
cagliaritana. Eccone il come :
Il sig. cav. Di Clavesana, luogotenente di vascello, co-
mandante il regio piroscafo la Gulnara , di stazione in
quest' isola, che si onora d'essere stato allievo del La-
Marmora nella scuola di marina, come apprese dal sua
CIPPO SEPOLCRALE DI CORNELIA TIBULLESIA
Il mio amico e collega , canonico cav. Spano, già
parlava in questo Bullettaio, maestrevolmente da lui diretto
(anno 'n, pag. 160), d' un cippo sepolcrale esistente nel-
l'istmo che unisce la penisola della Testa o di iS". Reparata
all' isola madre : per cui passò a noi la memoria d'una
Cornelia Tibullesia, ossia di Tibula. Locchè faceva sulla
fede dell' altro chiarissimo mio amico e collega Alberto della
Marmora, che discopriva quel cippo e ne offeriva il dise-
gno a pag. 43o del suo Vojage en Sardaigrie — seconde par-
tie, — Antiquités. Ad un tempo questo scrittore così lasciava
scritto in una nota : » Già si trovava (intendi il cippo) in
» una cava di granito esplorata dai Romani al setten-
» trione della Testa : si volle trasportarlo al villaggio vicino :
» ma allorquando giungeva sulle sabbie dell' istmo, essen-
.» dosi aumentate le difficoltà del trasporto, venne colà
» abbandonato, e non andò guari che fu coperto dalle dune.
» Noi avemmo la opportunità di recarci più anni di seguito
» in quel luogo, ed ogni volta che volemmo ritrovarlo,
» fu forza di cercarlo lungo tempo sotto la sabbia e tra
» i ginepri che crescono sopra le stesse dune. »
Tanto più doleva 1' abbandono di questo cippo, in quanto
che il suo discoprimento si connette colla questione risguar-
dante la reale positura dell' antica Tibula, memorata da
Tolomeo.
Ora però mi è grato di annunziare che tale monumento
è diventato proprietà del museo d' antichità dell' Università
cagliaritana. Eccone il come :
Il sig. cav. Di Clavesana, luogotenente di vascello, co-
mandante il regio piroscafo la Gulnara , di stazione in
quest' isola, che si onora d'essere stato allievo del La-
Marmora nella scuola di marina, come apprese dal sua