annotazioni al terzo anno del bullettino
Monumenti Figurati
Fra' monumenti figurati editi ed illustrati nell' anno III
del Bulleltino Sardo merita il primo posto l'antico vaso
dipinto , di stile arcaico , scopertosi 1' anno 1856 in un
sepolcro di Tharros (p. fò-^). Nella facciata sua princi-
pale vedesi rappresentato Teseo in atto di uccidere col gladio
il Minotauro nella presenza di due altri efebi ateniesi.
Esso molto somiglia al vaso di Taleide , scoperto in Agri-
gento {Lanzi, vasi ant. dip. tav. Ili , n. i) ; onde pare
assai probabile che dalla Sicilia passasse per commercio nella
Sardegna (cf. R. Rochette, lettere a M. Scliorn p. 17).
Neil' altra faccia del vaso forse è rappresentato Teseo me-
desimo, ovvero il suo figliuolo Ippolito, che, com'è proprio
dei giovinetti, gaudet equis canibusque, ed in sul momento
di partir per la caccia. Nelle due chimere che poste di tpia e
di là sotto i manici, separano le due scene, parmi notevole il
veder figurata la protome della capra con solo un corno e sola
un' orecchia, conforme alla semplicità dell' arte primitiva.
Nell'Orfeo, che col canto e col suono della sua lira ha
mansuefatti gli animali, e si rivolge col guardo verso il
lato destro , vi è una figura femminile stante stolala,
forse è così figurata per ricordare lo sguardo fatale ch'egli
volse alla sua Euridice allorché la rimenava dagl' inferi a
vita novella (p. 179, Tav. C. 2). Questo subbietto, ritratto
sopra il sarcofago di Torres, dà luogo a congetturare, che
appartenesse ad un giovine poeta o musico, che per tempo
perduto avesse la diletta sua consorte. L' altro sarcofago
Sardo ; che ai lati ha scolpito uno scudo colle lande de-
cussate (p. 14^):, appartener dovette ad un soldato che
col suo valore conseguisse quel dono militare, oppure ad
Monumenti Figurati
Fra' monumenti figurati editi ed illustrati nell' anno III
del Bulleltino Sardo merita il primo posto l'antico vaso
dipinto , di stile arcaico , scopertosi 1' anno 1856 in un
sepolcro di Tharros (p. fò-^). Nella facciata sua princi-
pale vedesi rappresentato Teseo in atto di uccidere col gladio
il Minotauro nella presenza di due altri efebi ateniesi.
Esso molto somiglia al vaso di Taleide , scoperto in Agri-
gento {Lanzi, vasi ant. dip. tav. Ili , n. i) ; onde pare
assai probabile che dalla Sicilia passasse per commercio nella
Sardegna (cf. R. Rochette, lettere a M. Scliorn p. 17).
Neil' altra faccia del vaso forse è rappresentato Teseo me-
desimo, ovvero il suo figliuolo Ippolito, che, com'è proprio
dei giovinetti, gaudet equis canibusque, ed in sul momento
di partir per la caccia. Nelle due chimere che poste di tpia e
di là sotto i manici, separano le due scene, parmi notevole il
veder figurata la protome della capra con solo un corno e sola
un' orecchia, conforme alla semplicità dell' arte primitiva.
Nell'Orfeo, che col canto e col suono della sua lira ha
mansuefatti gli animali, e si rivolge col guardo verso il
lato destro , vi è una figura femminile stante stolala,
forse è così figurata per ricordare lo sguardo fatale ch'egli
volse alla sua Euridice allorché la rimenava dagl' inferi a
vita novella (p. 179, Tav. C. 2). Questo subbietto, ritratto
sopra il sarcofago di Torres, dà luogo a congetturare, che
appartenesse ad un giovine poeta o musico, che per tempo
perduto avesse la diletta sua consorte. L' altro sarcofago
Sardo ; che ai lati ha scolpito uno scudo colle lande de-
cussate (p. 14^):, appartener dovette ad un soldato che
col suo valore conseguisse quel dono militare, oppure ad