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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Vasetto di bronzo sacro ad Esculapio
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0103

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VASETTO DI BRONZO SACRO AD ESCULAPIO

Allorché pubblicammo la scoperta di questo vasetto
coli'appostavi iscrizione, e dandone il disegno ridotto alla
sua metà ( Bullet. an. II p. 129 ), esternammo il nostro
forte rincrescimento eli non averlo potuto acquistare per
nessun prezzo, stante la grand' affezione, cjuasi religiosa,
che gli aveva lo scopritore Priamo Ballicu, domiciliato a
Donigala. Ora ci è grato di annunziare che il mentovato
vaso venne ceduto gratuitamente dal possessore, mercè la
valevole interposizione del nostro amico Dott. Chirurgo
Giuseppe Crespi (1) : e così eruesto bel vaso anderà ad
arricchire il nostro Regio Museo, insieme a tutti gli altri
nostri oggetti, ed il nome del donatore sarà registrato
insieme coi molti che furono generosi eli simili doni.

Ognuno sa che la maggior parte degli oggetti archeolo-
gici che oggi riposano nel detto Museo di Cagliari venne
offerta dai privati possessori , principiando dal tempo in
cui al benemerito Re Carlo Felice nasceva epiesta nobi-
lissima idea (Bull. an. II, pi iSa), fino ai tempi presenti
ih cui molte persone per le relazioni che avevano più 0
meno coi rispettivi Direttori che si succedettero, si facevano

( 1 ) Ecco in qual modo il Crespi con lettera del 14 Maggio, accompagnò
la rimessa del vaso clie per questo acquista una circostanza storica. » Ad onta
ù di tutte le mie inslanze e la stretta amicizia con Priamo Ballicu, non mi fu
« concesso finora di conseguir l'antico vasetto di bronzo; il caso bensì mene
" fece raggiungere il possesso. Riteneva 1' illustrazione ci)1 Ella ne fece nel suo
« Bullettino, cioè d'esser sialo offerto da Slertinio Felice al Dio Esculapio
u. per qualche guarigione ottenuta. Travaglialo non ha guari il Ballicu da peri-
" colosa malattia , sotto la mia debole assistenza, nel rimettersi in salute, ebbi
« a dirgli, esser io stato il suo Esculapio, mentre colla Divina volontà mi
v. adoperai per la di lui salvezza, e che , in mercede delle tante cure prodigate-
li gli j il vaso era a me dovuto pur lo stesso modo dell' offerta fatta da Slertinio.

Caduta in buona grazia la celia, egli stesso venne in casa a farmene la conse-
«• gn.i. Ed ecco il modo come dopo tanti secoli si rinnovano le cose da una
« ad altra mano. Ed ora io per un terzo voto ne faccio l'offerta-a Lei., nella
•i lusinga che non Le riuscirà discara. » ecc.
 
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