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Martini, Pietro: Sigillo di Re Barusone
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San Pietro di Nurki : il terzo in fine dell' altro Barisone
d' Arborea, re di Sardegna, pendente dalla carta di dona-
zione della chiesa di San Nicolò di Urgen , o di Gurgo ,
fatta nel 1182 a Monte Cassino.
Queste impronte sono a noi pervenute in grazia del
Muratori — {Antiquitates italicae, toni. III. dìssert. XXXV.
col.* n 3-i4 — e del Gattula — Historia abbatiae cassinen-
sis et accessiones, liist. pari. II. fol. g3i-32, access,
tav. V. e Vili).
Ciò posto io credo che il Barusone del sigillo di cui si
discorre, debba ricercarsi fra i regoli che governarono il
giudicato di Torres. Infatti facea parte di questo il luogo
dove si trovò. Rebeccu e Bonorva, site nella regione un
tempo detta di Costava!, appartenevano alla diocesi di Sor-
res , e questa era nel novero di quelle del giudicato me-
desimo.
Ma dei Barisoni che regnarono in ToiTes quale mai fu
quello cui accenna il sigillo ? Qui sta la gran difficoltà. Se
non che è molto probabile che sia il Barisone II ; perocché
vi sono molti punti di paragone tra il nostro sigillo e quello
che stava appeso alla carta dell' Arcivescovo Alberto.
Debbo qui notare che intanto feci promiscuamente uso
dei nomi di Barusone , e Barisone, inquantochè nelle no-
stre carte antiche dei regoli nazionali , tanto quei nomi,
quanto gli altri di Barasone e Parasone sono una cosa
stessa; come pure lo furon quelli di Torcotorio, Torchitorio, e
Torgodorio, pur comuni nelle dinastìe dei regoli medesimi.
Conchiudo dicendo, che tanto più trovo di gran pregio
il sigillo in discorso, in quanto che non mi risulta che sia
rimasto nelF isola alcuno dei sigilli dei detti regoli di Tor-
res : per cui credo che quello acquistato dalla biblioteca
cagliaritana sia 1' unico che si conservò.
Pietro Martini
San Pietro di Nurki : il terzo in fine dell' altro Barisone
d' Arborea, re di Sardegna, pendente dalla carta di dona-
zione della chiesa di San Nicolò di Urgen , o di Gurgo ,
fatta nel 1182 a Monte Cassino.
Queste impronte sono a noi pervenute in grazia del
Muratori — {Antiquitates italicae, toni. III. dìssert. XXXV.
col.* n 3-i4 — e del Gattula — Historia abbatiae cassinen-
sis et accessiones, liist. pari. II. fol. g3i-32, access,
tav. V. e Vili).
Ciò posto io credo che il Barusone del sigillo di cui si
discorre, debba ricercarsi fra i regoli che governarono il
giudicato di Torres. Infatti facea parte di questo il luogo
dove si trovò. Rebeccu e Bonorva, site nella regione un
tempo detta di Costava!, appartenevano alla diocesi di Sor-
res , e questa era nel novero di quelle del giudicato me-
desimo.
Ma dei Barisoni che regnarono in ToiTes quale mai fu
quello cui accenna il sigillo ? Qui sta la gran difficoltà. Se
non che è molto probabile che sia il Barisone II ; perocché
vi sono molti punti di paragone tra il nostro sigillo e quello
che stava appeso alla carta dell' Arcivescovo Alberto.
Debbo qui notare che intanto feci promiscuamente uso
dei nomi di Barusone , e Barisone, inquantochè nelle no-
stre carte antiche dei regoli nazionali , tanto quei nomi,
quanto gli altri di Barasone e Parasone sono una cosa
stessa; come pure lo furon quelli di Torcotorio, Torchitorio, e
Torgodorio, pur comuni nelle dinastìe dei regoli medesimi.
Conchiudo dicendo, che tanto più trovo di gran pregio
il sigillo in discorso, in quanto che non mi risulta che sia
rimasto nelF isola alcuno dei sigilli dei detti regoli di Tor-
res : per cui credo che quello acquistato dalla biblioteca
cagliaritana sia 1' unico che si conservò.
Pietro Martini