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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Ornamenti ed amuleti in oro di Tharros, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0045

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num. 24) che stava collocato nell'astuccio num. 3, ma
gli scavatori lo dissigillarono, e ruppero a pezzi il cartoccio.

Queste laminette fatte a cartoccj sovente erano di lamina
sottile di argento, talvolta dorata che non ha potuto resistere-
all'umido ed al tempo. Quella del num. 2 è intiera, ma
rassodata dall' umido in modo eh' è impossibile di poterla
svolgere (1). Quelle che si sono conservate intiere sono le
sole di oro puro. Finora di questi stuccj tra figurati come
quelli del num. 2 e 3, e non figurati, ma semplici, come
il num. 21, se ne saranno scoperti una cinquantina, ma
disgraziatamente non conosciamo che 4 lamine per l'igno-
ranza degli scavatori che appena dissigillavano gli astucci,
ne cavavano le laminette e le dividevano tra loro per poi
venderle agli orefici, come noi ne abbiamo visto alcuni
pezzetti ben pesti e schiacciati che fu impossibile poterli
riconoscere e restituirli al pristino stato. Queste laminette
portano scolpite in geroglifici egiziani scene mortuarie , tutte
allusive al giudizio delle anime nell'Amenti. Le medesime
interesseranno la sagacità del dotto Egittologo Prof. P. C.
Ordirti, e perciò verremo un'altra volta sopra questi og-
getti. L'aver tutti l'appiccagnolo è segno che li portavano
appesi nel petto , e come tali li troviamo sopra i cadaveri
coi quali si seppellivano, qual simbolo di religione che in
vita professavano. Ma dalla rarità di questi titoli mortuarj,
e dalla loro distinta forma e ricchezza, pensiamo che i
medesimi fossero esclusivi distintivi dei soli sacerdoti, o dei
Magistrati di Tharros.

{Continua)

G. Spano

(i) Un simile a testa di leone ne possiede nella sua l'accolta il Canonico
Moris. D. Luigi Sciavo in Sassari.
 
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