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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Crespi, Vincenzo: Lettera al direttore del bullettino sopra una statua in marmo rappresentante Esculapio
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0059

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5o

Sebbene questa statua sia acefala e monca, tuttavia dal
manto in cui è avvolta si potrebbe argomentare che rap-
presenti Esculapio che si appoggia al bastone (i) del quale
non si vedono che le traccia. Lo scultore ha nobilmente
espresso questo soggetto disponendo ogni sua parte con
maestà ed eleganza : 1' esecuzione è degna d' essere ammessa
fra la sei"ie delle opere eseguite da valenti artisti. Secondo
gli autori, il più rilevante distintivo di Esculapio è una
folta barba, un gran manto piegato alla foggia dei filosofi,
un serpente attortigliato al bastone, o sdrajato ai suoi
piedi (2), e talvolta accompagnato dal gallo simbolo della
vigilanza. (3).

Gli antichi scrittori parlano di questo Dio. Apollodoro
però fissa 1' epoca dell' instituzione del suo culto , cinquan-
tatre anni prima della presa di Troja. Quel culto fu prima
stabilito nell' Epidauro, luogo dove era egli adorato sotto la
figura di serpente, donde ben presto si sparse in tutta la
Grecia , e neh1' anno 462 fu trasportato in Roma per motivo
d' una forte epidemia. Che poi fosse esteso colle armi Ro-
mane in Sardegna si chiarisce anche da una iscrizione sa-
cra ad Esculapio (Bull. ann. iiì. p. 26), la quale mi con-
ferma che in Cagliari vi esistesse qualche Tempio dedicato
a questa divinità; come anche dall' essersi trovato il vasetto
dedicato al medesimo, sebbene in gran distanza da Cagliari
(Bull. an. li. p. 27), mostra chiaro che in altre parti della
Sardegna fosse riconosciuto il di lui culto.

(1) Il nodoso bastone., in cui il più delle volle si vede appoggialo , indiea le
dilicoltà colle quali è accompagnato il suo studio, cioè là scienza della salute.

(2) Gli Egizii adoperavano il serpente per indicare molti simboli. In alcuni
scarabei si vede rappresentato il serpente abito di cui servivansi per indicare
l1 Ente supremo, il serpente era anche il simbolo del buon genio, e lo era par-
ticolarmente di Esculapio, perchè cambiando di pelle ogni anno sembra ringio-
vanire, e la medicina pare di far lo stesso agli uomini col guarirli dalle loro
malattie.

(5) Era egli pur anco la vittima che offerivasi allo stesso Esculapio in rendi-
mento di erazie allor quando uno ripisbavasi d'una infermità-
 
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