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Spano, Giovanni: Ultime scoperte
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0071
6i
lunque Museo. Ci riserviamo di parlarne insieme a tutte
le altre cose che si riferiscono a questo ritrovamento.
Dalla Necropoli poi di Tharros seguitano ad estrarsi i
soliti oggetti dei quali ne abbiamo potuto avere alcuni,
mercè le cure del Dot. chirurgo Raimondo Carboni. Tra
questi è singolare una smaniglia di bronzo dorata , sem-
plice ma curiosamente congegnata per aver tanti fili così
saldati tra loro ed attortigliati che sembrano un cordon-
cino. La smaniglia era tuttora attaccata all'avanbraceio del
cadavere in modo tale che hanno dovuto spezzare 1' osso
per estrarla intiera. Oltre un orecchino d'oro, ed altro
di argento in forma di crocè ansata, vi erano diversi amu-
leti, e tra questi un astuccio a cilindro di argento colla
testa di leone col disco solare sopra. Siccome lo stesso è
tagliato a meta, si vede chiaramente il cartello che con-
teneva dentro avvolto di sottil foglia d'argento dove erano
figurate scene egiziane, al solito degli altri. Finora in tutti
gli astucci che si sono trovati, solo quelli che avevano le
foglia d' oro si sono potuti svolgere ; quelle di argento
sono tutte carbonizzate ed immedesimate nella materia
dello stesso cilindro. (Bull. an. IV. p. 35 . Ci assicurano
pure d' essere stati trovati altri oggetti d' oro di gran
valore, e molti scarabei dei quali speriamo almeno di
avere le incisioni.
Anche il Sig. R. Chessa ultimamente ricevette da Tharros
tre statuette di terra cotta , una delle quali alquanto gran-
de , che sembra una Giunone, con uccello nella man de-
stra, e fiore di pomo granato nella sinistra mano : le al-
tre due piccole vestite di tunica alla greca hanno il peplo
in testa senza nessun altro distintivo. Alcuni orecchini in
oro, ma molto semplici, con alcuni amuleti di diverse
materie, ed un anello crinale di argento.
G. Spano
lunque Museo. Ci riserviamo di parlarne insieme a tutte
le altre cose che si riferiscono a questo ritrovamento.
Dalla Necropoli poi di Tharros seguitano ad estrarsi i
soliti oggetti dei quali ne abbiamo potuto avere alcuni,
mercè le cure del Dot. chirurgo Raimondo Carboni. Tra
questi è singolare una smaniglia di bronzo dorata , sem-
plice ma curiosamente congegnata per aver tanti fili così
saldati tra loro ed attortigliati che sembrano un cordon-
cino. La smaniglia era tuttora attaccata all'avanbraceio del
cadavere in modo tale che hanno dovuto spezzare 1' osso
per estrarla intiera. Oltre un orecchino d'oro, ed altro
di argento in forma di crocè ansata, vi erano diversi amu-
leti, e tra questi un astuccio a cilindro di argento colla
testa di leone col disco solare sopra. Siccome lo stesso è
tagliato a meta, si vede chiaramente il cartello che con-
teneva dentro avvolto di sottil foglia d'argento dove erano
figurate scene egiziane, al solito degli altri. Finora in tutti
gli astucci che si sono trovati, solo quelli che avevano le
foglia d' oro si sono potuti svolgere ; quelle di argento
sono tutte carbonizzate ed immedesimate nella materia
dello stesso cilindro. (Bull. an. IV. p. 35 . Ci assicurano
pure d' essere stati trovati altri oggetti d' oro di gran
valore, e molti scarabei dei quali speriamo almeno di
avere le incisioni.
Anche il Sig. R. Chessa ultimamente ricevette da Tharros
tre statuette di terra cotta , una delle quali alquanto gran-
de , che sembra una Giunone, con uccello nella man de-
stra, e fiore di pomo granato nella sinistra mano : le al-
tre due piccole vestite di tunica alla greca hanno il peplo
in testa senza nessun altro distintivo. Alcuni orecchini in
oro, ma molto semplici, con alcuni amuleti di diverse
materie, ed un anello crinale di argento.
G. Spano