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Henzen, Wilhelm: (Monumenti) iscrizione latina della Sardegna
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vincie rimasta al Senato., non dimeno a cagione del carattere
bellicoso e feroce dei suoi abitanti rese talvolta necessario
un governo militare , come sappiamo da Dione (55 28 )
averla lo stesso Cesare Augusto affidata ad un Cavaliere
romano, e come anche in tempi posteriori vi troviamo
spesso procuratori imperiali, e fino prefetti presidenti a
tutta 1' Isola, benché il preside regolare ne fosse il pro-
console ( Marquardt, R. Alterili. Ili, 1 , p. 79. Or. voi.
Ili, indice dei Magistrati ). Inoltre la Sardegna era sempre
un luogo di esiglio , dove furono portati i malfattori con-
dannati ; laonde era naturale che anche corpi militari vi
stanziassero. Credo perciò, anche secondo il parere del
sullodato cav. De Rossi, dover dichiararsi militari, anzi-
ché collegio, i Martenses della nuova epigrafe, e , se le
notizie conservateci su quei corpi militari non ne nominano
principes, convien però confessare , non esser rari nelle
milizie romane ufficiali di siffatta denominazione. Giacché
prescindendo dai principes nelle legioni e nelle flotte, ab-
biamo principes castrorum e praetorii, e quello che forse
più degli altri prestasi a confronto con un princeps Mar-
tensium, il princeps peregrinorum, sul quale ragionai più
ampiamente nel Bullet. 1851 , p. 113 e segg. Oltracciò
giovi ricordare che in tempi più recenti il titolo di prin-
ceps era frequente pur anche fra gii ufficiali civili ; il per-
chè parmi non contrastare al credere militari i nostri
Martenses, se finora principes non se n' erano ancor rin-
venuti.
Restano a spiegare le lettere FR. III in fine dell' ultima
linea, le quali taluno, memore del significato ordinario
del FR nelle iscrizioni militari, potrebbe supporre abbre-
viazione di FRumentarii, se non sembrasse più probabile
1' interpretazione FRatres tres, ben conveniente al plurale
precedente.
G. Henzen
vincie rimasta al Senato., non dimeno a cagione del carattere
bellicoso e feroce dei suoi abitanti rese talvolta necessario
un governo militare , come sappiamo da Dione (55 28 )
averla lo stesso Cesare Augusto affidata ad un Cavaliere
romano, e come anche in tempi posteriori vi troviamo
spesso procuratori imperiali, e fino prefetti presidenti a
tutta 1' Isola, benché il preside regolare ne fosse il pro-
console ( Marquardt, R. Alterili. Ili, 1 , p. 79. Or. voi.
Ili, indice dei Magistrati ). Inoltre la Sardegna era sempre
un luogo di esiglio , dove furono portati i malfattori con-
dannati ; laonde era naturale che anche corpi militari vi
stanziassero. Credo perciò, anche secondo il parere del
sullodato cav. De Rossi, dover dichiararsi militari, anzi-
ché collegio, i Martenses della nuova epigrafe, e , se le
notizie conservateci su quei corpi militari non ne nominano
principes, convien però confessare , non esser rari nelle
milizie romane ufficiali di siffatta denominazione. Giacché
prescindendo dai principes nelle legioni e nelle flotte, ab-
biamo principes castrorum e praetorii, e quello che forse
più degli altri prestasi a confronto con un princeps Mar-
tensium, il princeps peregrinorum, sul quale ragionai più
ampiamente nel Bullet. 1851 , p. 113 e segg. Oltracciò
giovi ricordare che in tempi più recenti il titolo di prin-
ceps era frequente pur anche fra gii ufficiali civili ; il per-
chè parmi non contrastare al credere militari i nostri
Martenses, se finora principes non se n' erano ancor rin-
venuti.
Restano a spiegare le lettere FR. III in fine dell' ultima
linea, le quali taluno, memore del significato ordinario
del FR nelle iscrizioni militari, potrebbe supporre abbre-
viazione di FRumentarii, se non sembrasse più probabile
1' interpretazione FRatres tres, ben conveniente al plurale
precedente.
G. Henzen