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Spano, Giovanni: Ultime scoperte
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0106
una Nereide mezzo nuda seduta sopra un delfino, appog-
giando il destro piede sopra una delle sue pinne, e colla
mano si sostiene sopra la coda del medesimo, mentre
colla sinistra raccoglie un lembo della veste che cuopre
metà delle coscie. Siccome però la bocca del delfino co-
munica col resto di un tubo rotto, formato dallo stesso
metallo, sembra che questo gruppo servisse di ornamento
a qualche vasca di bagni, o di fontana.
Non è raro che nello stesso sito si trovino degli oggetti
antichi, e specialmente monete romane di argento , delle
quali in altre occasioni ne pervennero alle nostre mani,
da ciò si rileva che vi sia esistita qualche popolazione ro-
mana , ma la statuetta in discorso ha un certo tipo carat-
teristico più di greco che di romano.
Il Teol. Salvai. Todde, Rettore di Aritzo, ci ha mandato
alcune cose antiche trovate in Tharros. Tra gli scarabei
è da notarsi uno di agata che nella parte piana ha una
sfinge accoccolata innanzi ad un serpente ureo col disco
solare, e sopra un cartello in cui sono incise tre lettere
fenicie ; hain, liei, e dalet. Non è però nuovo che nelle
scene degli scarabei sardi si trovino incise lettere fenicie,
sebbene isolate. Di più nel villaggio di Tonara, nel sito
detto su Nurace, trovò tre monete consolari che ci ha
comunicato. La prima della famiglia Cornelia. Testa bar-
bata con diadema , colle lettere C. P. R. sopra - Scettro
con corona, e timone con globo in mezzo , sotto CN. LEN., e
nel campo EX S. C. La seconda della famiglia Bebia.
Roma galeata TAMPILVS X. - Apollo con quadriga e
1' arco in mano coli' iscrizione sotto ROMA, e neh' esergo
M . BAEBIO . Q . . La terza sembra di Domizia. Roma
galeata X. - Biga , sopra ROMA, e sotto uomo che lotta
con leone CN . DOM.
Anche, il cav. Intend. G. Siili, ci fece vedere una mo-
neta d' oro di Marciano trovata recentemente in Abbasanta
giando il destro piede sopra una delle sue pinne, e colla
mano si sostiene sopra la coda del medesimo, mentre
colla sinistra raccoglie un lembo della veste che cuopre
metà delle coscie. Siccome però la bocca del delfino co-
munica col resto di un tubo rotto, formato dallo stesso
metallo, sembra che questo gruppo servisse di ornamento
a qualche vasca di bagni, o di fontana.
Non è raro che nello stesso sito si trovino degli oggetti
antichi, e specialmente monete romane di argento , delle
quali in altre occasioni ne pervennero alle nostre mani,
da ciò si rileva che vi sia esistita qualche popolazione ro-
mana , ma la statuetta in discorso ha un certo tipo carat-
teristico più di greco che di romano.
Il Teol. Salvai. Todde, Rettore di Aritzo, ci ha mandato
alcune cose antiche trovate in Tharros. Tra gli scarabei
è da notarsi uno di agata che nella parte piana ha una
sfinge accoccolata innanzi ad un serpente ureo col disco
solare, e sopra un cartello in cui sono incise tre lettere
fenicie ; hain, liei, e dalet. Non è però nuovo che nelle
scene degli scarabei sardi si trovino incise lettere fenicie,
sebbene isolate. Di più nel villaggio di Tonara, nel sito
detto su Nurace, trovò tre monete consolari che ci ha
comunicato. La prima della famiglia Cornelia. Testa bar-
bata con diadema , colle lettere C. P. R. sopra - Scettro
con corona, e timone con globo in mezzo , sotto CN. LEN., e
nel campo EX S. C. La seconda della famiglia Bebia.
Roma galeata TAMPILVS X. - Apollo con quadriga e
1' arco in mano coli' iscrizione sotto ROMA, e neh' esergo
M . BAEBIO . Q . . La terza sembra di Domizia. Roma
galeata X. - Biga , sopra ROMA, e sotto uomo che lotta
con leone CN . DOM.
Anche, il cav. Intend. G. Siili, ci fece vedere una mo-
neta d' oro di Marciano trovata recentemente in Abbasanta