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Orcurti, Pier-Camillo: Scarabei assiro-sardi, [2]
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0156
i4*
Busachi di Oristano, che poi fu venduta al direttore dell' II.
Museo di Milano, dei quali ci furono favoriti gì' impronti.
N. g. In questo v' è un toro fra due leoni ; 1 ' uno ritto lo
afferra colle zampe anteriori sulla testa , e 1' altro dalle estre-
mità lo tiene fermo e lo morde sul dorso. Al di sopra vi sono
alcuni segni, lo strale col fulmine ed al di sotto la corba.
N. io. Al di sopra di questo scarabeo avvi il disco alato:
quindi il leone che morde il cavallo nella parte posteriore,
mentre esso è in atto di correre e di rivolgersi col capo
verso del suo assalitore.
N. 11. L'impronto di questo scarabeo è simile a quello
del num. 5 dell' altra tavola, e 67 del Della Marmora.
N. 12. La rappresentazione di questo scarabeo è di un
leone che sbrana un unicorno. A questo si può riferire il
numero 1702 della collezione Pelin in cui un leone morde
un quadrupede che rassembra una lepre, ed ha un ramo-
scello sul collo.
N. i3. Questo scarabeo in diaspro appartiene al Visconte
Asquer, e riportato dal Della Marmora Tav. B. 69. Ha
un tifone in mezzo ai due leoni i quali sono ritti e lo
assalgono colle zampe anteriori, mentre hanno la testa ri-
volta dall' altra parte, e le fauci spalancate. Non appare
chiaro in che modo il tifone si difenda. Al di sopra vi è
il disco alato eh' è il simbolo egizio della divinità, solita a
porsi sui frontoni delle porte e sull' alto delle steli ; ma i
vaggj che vi sono annessi non sono di stile egizio.
N. i/f. Il possessore di questo scarabeo in diaspro è il
Cav. D. Raimondo Arcais: il soggetto è il medesimo del
precedente; ma in vece del disco sono in alto due stelle.
Ciò può far conghietturare cha il significato della scena
sia astronomico e zodiacale. Questa scena è simile a quella
dello scarabeo Lajard n. i5, il quale ha pure le due
stelle nella parte superiore.
N. i5. Scarabeo in diaspro simile ai precedenti, appar-
Busachi di Oristano, che poi fu venduta al direttore dell' II.
Museo di Milano, dei quali ci furono favoriti gì' impronti.
N. g. In questo v' è un toro fra due leoni ; 1 ' uno ritto lo
afferra colle zampe anteriori sulla testa , e 1' altro dalle estre-
mità lo tiene fermo e lo morde sul dorso. Al di sopra vi sono
alcuni segni, lo strale col fulmine ed al di sotto la corba.
N. io. Al di sopra di questo scarabeo avvi il disco alato:
quindi il leone che morde il cavallo nella parte posteriore,
mentre esso è in atto di correre e di rivolgersi col capo
verso del suo assalitore.
N. 11. L'impronto di questo scarabeo è simile a quello
del num. 5 dell' altra tavola, e 67 del Della Marmora.
N. 12. La rappresentazione di questo scarabeo è di un
leone che sbrana un unicorno. A questo si può riferire il
numero 1702 della collezione Pelin in cui un leone morde
un quadrupede che rassembra una lepre, ed ha un ramo-
scello sul collo.
N. i3. Questo scarabeo in diaspro appartiene al Visconte
Asquer, e riportato dal Della Marmora Tav. B. 69. Ha
un tifone in mezzo ai due leoni i quali sono ritti e lo
assalgono colle zampe anteriori, mentre hanno la testa ri-
volta dall' altra parte, e le fauci spalancate. Non appare
chiaro in che modo il tifone si difenda. Al di sopra vi è
il disco alato eh' è il simbolo egizio della divinità, solita a
porsi sui frontoni delle porte e sull' alto delle steli ; ma i
vaggj che vi sono annessi non sono di stile egizio.
N. i/f. Il possessore di questo scarabeo in diaspro è il
Cav. D. Raimondo Arcais: il soggetto è il medesimo del
precedente; ma in vece del disco sono in alto due stelle.
Ciò può far conghietturare cha il significato della scena
sia astronomico e zodiacale. Questa scena è simile a quella
dello scarabeo Lajard n. i5, il quale ha pure le due
stelle nella parte superiore.
N. i5. Scarabeo in diaspro simile ai precedenti, appar-