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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Sarcofago antico del Santuario di Cagliari
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0161

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i46

con due erme rappresentanti il Dio Termine o Mercurio,
le quali sostengono due maschere sceniche (i).

JNello spartimento poi superiore avvi in mezzo un altro
quadrato più piccolo del primo, il quale doveva esser il
luogo dell'iscrizione antica ed a vece vi fu scolpita la re-
cente per memoria del Santo Sardo che vi fu deposto ME-
MORIAE ANTIOCHI PRESBITERI (2). Ad ambi i lati vi
sono scolpite in elegante basso rilievo due scene: in quella
a sinistra di chi guarda vi sono tre figure, la prima in
piedi col pallio a metà della persona, sostiene colla sinistra
il pedo o baston pastorale, e colla destra accenna ad uno stru-
mento che basa sopra una colonna : delle altre due, una
seduta sopra una seggiola a bracciuoli sostiene colla sini-
stra un volume aperto che osserva attentamente, colla de-
stra appoggiato al bi'acciuolo o spalliera della sedia, e
1' altra con mi volume alla sinistra, seduto parimenti at-
teggia colla destra come in atto di recitare qualche cosa,
o quello che il primo sta leggendo : in vicinanza avvi come
un armario colla sua serratura, ed al di sopra molti og-
getti figurati in tondo che non possono esser altro che vo-
lumi collocati uno sopra dell' altro.

Seguita là scena a destra, la quale principia con simile
arnese come 1' altro collocato sopra una colonna, indi con
quattro figure appresso: le due prime formano un soggetto,
e le altre due un altro : di quelle uno, seduto sopra una
seggiola, legge attentamente un volume spiegato che sostiene
con ambe le mani, e 1' altro seminudo colla clamide che
tiene piegata sopra il braccio sinistro, seduto parimenti ,

(1) Nelle erme sono siali rosi i segni fallici che si solevano mettere nelle
pietre indicanti le divinità terminali. Ciò sarà stato latto quando il monumento
venne espurgato dalla superstizione gentilesca, e dedicato alla memoria del Santo
di cui vi furono collocate le reliquie.

(2) Il Bonfant erroneamente lo appella martire, e dice che le sculture allu-
dono alla vita ed al martirio del Santo!
 
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