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Orcurti, Pier-Camillo: Aggiunta alla tav. I degli ori di Tharros
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0200
r-85
che si legge ma. E ripetuta tlue volte la penna o per in-
dicare la doppia giustizia che premia e che punisce, od an-
che solamente per soddisfare all' occhio. Il segno poi che
serve di base, secondo che qui è disegnato , mi pare un
muro merlato , che si legge meri : ed in allora ne risulte-
rebbe il prenome reale , Re-men-ma, cioè sole fondatore
di giustizia, che è il prenome di Seti Menephta I, secondo
Re della XIX dinastia. Ciò poi non vuol dire che qui si
faccia allusione a questo principe, bensì che questo ed al-
tri prenomi, come per es. il tanto ripetuto Re-men-ler sono
riportati negli scarabei, amuleti ed altri simili oggetti pel
significato mortuario che hanno annesso.
Così per tornare al nostro esempio : Sole fondatore di
giustizia ben si capisce che essendo Osiride ed il Sole quasi
identici negli ufficii che esercitano neìl' altro mondo, que-
sta leggenda può esser allusiva al giudizio finale al quale
comparisce ogni difunto. Così interpretata questa leggenda
non è sconveniente negli oggetti funerarii. Infatti questo
stesso prenome trovasi in uno scarabeo pubblicato da Kla-
proth num. 135 nel quale non si trova altra differenza che la
croce ansata che significa vita, e s'introduce spesso nei cartelli.
Quanto poi agli altri segni della lamina, i due che sono
più prossimi alla leggenda, sono grifoni, simbolo del sole
quando si trova in una particolare posizione dello Zodiaco:
onde più volte sono pure introdotti nella scena in cui è
rappresentato il sole come benefìcatore delle anime nell'al-
tro mondo. Gli altri segni sono meno intelligibili : tuttavia a
destra mi par di scorgere un ureo con altro segno come
il fiore di loto, ed a sinistra una scimia. Tutti questi se-
gni però non sono fonetici, nè si possono leggere* ma solo
servono per fregio e per compimento del significato gene-
rale della leggenda, cioè lo stato delle anime nell' altra
vita. »
P. C. Orcurti
che si legge ma. E ripetuta tlue volte la penna o per in-
dicare la doppia giustizia che premia e che punisce, od an-
che solamente per soddisfare all' occhio. Il segno poi che
serve di base, secondo che qui è disegnato , mi pare un
muro merlato , che si legge meri : ed in allora ne risulte-
rebbe il prenome reale , Re-men-ma, cioè sole fondatore
di giustizia, che è il prenome di Seti Menephta I, secondo
Re della XIX dinastia. Ciò poi non vuol dire che qui si
faccia allusione a questo principe, bensì che questo ed al-
tri prenomi, come per es. il tanto ripetuto Re-men-ler sono
riportati negli scarabei, amuleti ed altri simili oggetti pel
significato mortuario che hanno annesso.
Così per tornare al nostro esempio : Sole fondatore di
giustizia ben si capisce che essendo Osiride ed il Sole quasi
identici negli ufficii che esercitano neìl' altro mondo, que-
sta leggenda può esser allusiva al giudizio finale al quale
comparisce ogni difunto. Così interpretata questa leggenda
non è sconveniente negli oggetti funerarii. Infatti questo
stesso prenome trovasi in uno scarabeo pubblicato da Kla-
proth num. 135 nel quale non si trova altra differenza che la
croce ansata che significa vita, e s'introduce spesso nei cartelli.
Quanto poi agli altri segni della lamina, i due che sono
più prossimi alla leggenda, sono grifoni, simbolo del sole
quando si trova in una particolare posizione dello Zodiaco:
onde più volte sono pure introdotti nella scena in cui è
rappresentato il sole come benefìcatore delle anime nell'al-
tro mondo. Gli altri segni sono meno intelligibili : tuttavia a
destra mi par di scorgere un ureo con altro segno come
il fiore di loto, ed a sinistra una scimia. Tutti questi se-
gni però non sono fonetici, nè si possono leggere* ma solo
servono per fregio e per compimento del significato gene-
rale della leggenda, cioè lo stato delle anime nell' altra
vita. »
P. C. Orcurti