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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 6.1860

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Spano, Giovanni: Assi romani ed i loro multipli
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https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0038

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quello che determinava il valore, da cui ne nacque il bi-
sogno della bilancia e 1' esigenza dei pesi, e quindi le de-
nominazioni lasciateci dai latini di aes rude e di aes signa-
tum, quello destinato a pesarsi, questo a marcarne il peso.

12 aes rude adunque era di peso incerto ed indeterminato,
ma il suo valore lo prendeva dalla bilancia. Tanto degli
uni che degli altri sono rimasti monumenti in Sardegna ,
dei quali diamo i disegni nella presente tavola R, descri-
vendo alcuni dei tanti che si trovano nella nostra raccolta

Nel 1840 nella villa di Scolca fu scoperta una pignatta
in forma di urna la quale era piena di questi pezzi di
bronzo informi (v. num. 2, 3, 4? 5). Dal Parroco Teol. Ma-
sala, che ci avvisò di questa scoperta, ne abbiamo potuto
aver 7 pezzi, gli altri furono venduti agli ottonar] per is-
quagliarli (1).

Parimenti nel i85i, nella villa di Ossi, nel mentre che
un contadino svelleva il tronco d'un' annosa quercia trovò
un ripostiglio di questi pezzi di bronzo di forma rotonda,
ossia piano-convessa (v. Tav. num. 1). Vennero portati
fuori e venduti per isquagliarli, e questo solo, che fa parte
della nostra raccolta , fu salvato dal Conte Fed. Mossa
che trovandosi in Sassari, seppe per caso questo scopri-
mento, indi ce ne fece dono per riporlo nel R. Museo ,
dove si trova collocato cogli altri (ScafF. 2, palch. 7,
num. 21-29).

Questo pezzo fu il primo passo che fece 1' uomo ad ab-
bandonare la stadera per pesare il metallo, il quale rap-
presentava la merce con molta facilità e senza tanto inco-
modo, risparmiando la fatica dell'uomo, la perdita del tempo,
che pure è merce, e così il commercio si ajutò immen-

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(l) Neil1 ottobre del is»s nella Necropoli di Vulci si irovo una rozzissima

olla piena di questi pez/.i di bronzi parallelopipcdi che .furono traspollali ai Mu-
seo Vaticano (Fiorelli, annali nutnism. Voi. 1, p 150).
 
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