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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 6.1860

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Ferrero della Marmora, Alberto: Sulla introduzione del culto egizio in Sardegna, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0072

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68

-

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SULLA INTRODUZIONE DEL CULTO EGIZIO

SN SARDEGNA

3

( Cunlinuazione della paq. 46)

;

Per chi studiò come me le antichità dell' isola, il verso
4o , Beligionem atque curam-maocime dormientium , non
può riferirsi ai corpi umani che potevano essere stati rin-
venuti nei Norachi, ma egli deve applicarsi alle così dette
Sepolture dei Giganti ; queste ; senza dubbio , diedero
luogo all' antica credenza degli eroi che dormivano in Sar-
degna, credenza sulla quale io non mi fermerò per non
allungare soverchiamente questo mio scritto. Il fatto sta
che in quelle Sepolture di Giganti si rinvennero, anche a
giorni nostri, dei cadaveri presso ai quali si trovarono
Arma plura annulos et stegmata (v. 4^)^ e non nei Norachi,

Ma ciò che importa di notare sono le sepolture egizie
di S. Antioco , le sole alle quali calzano a maraviglia i se-
guenti versi dello stesso Ritmo

48. Ante corpora deposita - in quae splendei pietas

4 3. Anagljpha sunt reperta - laborata rustice.

44- Quanta in Ma sunt signata - corpora animalium!

Ecco sopra queste tombe (ben distinte in tutto ed an-
che in località da quelle dei Cartaginesi e dei Romani che
abitavano F antica Sulcis) , ciò che scrisse il mio collega
ed amico , direttore di questo stesso Bullettino (i).

' » La necropoli di Sulcis si può dire che abbraccia tre
» diverse nazioni. Una egiziana, T altra cartaginese , e la
n terza romana. Le tombe egiziane da cui sono state tolte
» tutte le edicole del R. Museo (alcune ne possediamo noi
» nella nostra raccolta j e molte di esse si trovano nelle

\\) Bulìrt. archeol, S.ndo anno III, pg. Ai.
 
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