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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 6.1860

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Spano, Giovanni: Diota greca con nuovo eponimo
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Spano, Giovanni: Pesi antichi sardi
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https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0114

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1 i o

entrare nella questione dei nomi aggiunti a quelli degli
Eponimi, com' è questo di Panamu, al nome dell'Eponimo
Teodoro, se siano di mese o di filiazione.

G. Spano

PESI ANTICHI SARDI

I pesi sono antichi quanto è antico il commercio nato
cogli uomini instituiti in società. In tutti i Musei si
trovano varii di questi pesi : se ne scoprirono di pietra, di
piombo, e di bronzo , ma i primi sono i più antichi. È
tanta la fede che gli antichi riponevano nella giustezza dei
pesi, perchè da quella nasceva F equilibrio dei contratti
sociali, che li tenevano come una cosa sacra, e perciò gli
autori ci riferiscono che gli originali, come le misure , si
serbavano nei Terapj consecrati a Mercurio, come il Dio
del commercio. Molti di questi pesi si scuoprono che hanno
la di lui figura, e molte di quelle statuette che hanno un
anello attaccato alla testa non servivano se non ad uso di
pesi.

Due sorta di pesi erano conosciuti dagli antichi, uno a
stadera, e 1' altro a bilancia : del primo comune ai romani,
se ne trovò qualcheduno in Sardegna, come quello di
bronzo del R. Museo (i). Era conosciuto anche dagli al-
tri popoli, perchè era portatile, e poteva pesare merci di

(i) Venne scoperto in Torres sotto i ruderi della Basilica e del Tempio della
Fortuna, e dato in dono dal Sig. Coram. Gener. D. Carlo De Candia. Questa
circostanza corrobora quanto di sopra si è accennato che i pesi normali si con-
servavano nei Tempj. La stadera in sardo è appellata Romana, quasi dite
pondo Romanum.
 
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