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Spano, Giovanni: Antica città di Olbia, e sua cattedrale, [1]
DOI Artikel:Spano, Giovanni: Escavazioni fatte in Cornus
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0153
un altro semi distrutto appellato Castèllo diMontateIti che nelle
Cronache antiche è chiamato Castrimi Texti o Tedi (i).
Ma più chiara memoria è rimasta nella storia dei vescovi
di Olbia o di Phausania. Si ha la sicura memoria che fin
dal sec. Ili era rialzata a sede vescovile , perchè viene
nominato un Simplicio Vescovo di detta città che nel 3o4
soffrì per la fede di Cristo la pena del martirio , sotto la
persecuzione di Diocleziano, essendo in allora Barbaro il Preside
della Sardegna. Da quel tempo non si ha nessuna memoria
di vescovi in quella città fino al 601 in cui venne creato
Vittore da San Gregorio Magno per estirparvi il residuo
del paganesimo (2). A questo vescovo si attribuisce la fon-
dazione della Chiesa Cattedrale dedicata a S. Simplicio ,
secondo quanto raccontano gli storici, ma è opera poste-
riore, secondo quanto diremo avanti. Si ha notizia pure
di un Vescovo Gonnario che nel rj/\o esistette alla conse-
crazione di Filippeso, Arciv. di Cagliari mentre il prede-
cessore era morto in una battaglia contro i Saraceni (Per-
gamena d' Arborea p. n 7). La serie dei suoi Vescovi prin-
cipia indi dal 11^3, sino al i5o6 in cui fu unita a quella
di Ampurias, come lo è fino al presente. (Continua)
-fibfiol sf onobav Ì3 ino ih bMìd b! oiJnob c*if> oxsbIsct oiol
G. Span$j91x|
slloirp siiui silo anoisìbBiJ bI aiuq b^Bmii é 'moo t9iB£d
ESCAVAZIONI FATTE IN CORiNUS
ora ifib iìfateGD sub hiìs bsiibiiìoìt ni 6iuq onoa iV
Il Sig. Avv. Cav. D. Gius. Luigi De-Litala che nello
scorso giugno trovavasi a fare una campagnata colla sua
famiglia, e con alcuni suoi amici, nell'amena rada di Santa
ìaiaqaitHsidtO ib linslids il-O ^gaaKwn tr>»rào mrj 9 s\i oosw
-ne -isq ìeaoviaanoo iaoo s> ^nìWss ib oohanag araoir fi onoicvissnoa iissls ifgad
(1) Per la storia di questi castelli, e per le vicende che soffrirono > si può
-consultare il Della Marmorei, Itinerario n. 2 p. <272ib amori loo ijfiltaqqc oaòs
(2) Di questo Vescovo si fa pure menzione negli ultimi Codici di Arborea
pubblicati dal De Castro (pag. 67), dove dicesi d'essere slato esiliato dalla sua
sede da Unnerico Re dei Vandali.raffilo) 'jitiwv -nlo r, onil hsvoavx) » mnal
Cronache antiche è chiamato Castrimi Texti o Tedi (i).
Ma più chiara memoria è rimasta nella storia dei vescovi
di Olbia o di Phausania. Si ha la sicura memoria che fin
dal sec. Ili era rialzata a sede vescovile , perchè viene
nominato un Simplicio Vescovo di detta città che nel 3o4
soffrì per la fede di Cristo la pena del martirio , sotto la
persecuzione di Diocleziano, essendo in allora Barbaro il Preside
della Sardegna. Da quel tempo non si ha nessuna memoria
di vescovi in quella città fino al 601 in cui venne creato
Vittore da San Gregorio Magno per estirparvi il residuo
del paganesimo (2). A questo vescovo si attribuisce la fon-
dazione della Chiesa Cattedrale dedicata a S. Simplicio ,
secondo quanto raccontano gli storici, ma è opera poste-
riore, secondo quanto diremo avanti. Si ha notizia pure
di un Vescovo Gonnario che nel rj/\o esistette alla conse-
crazione di Filippeso, Arciv. di Cagliari mentre il prede-
cessore era morto in una battaglia contro i Saraceni (Per-
gamena d' Arborea p. n 7). La serie dei suoi Vescovi prin-
cipia indi dal 11^3, sino al i5o6 in cui fu unita a quella
di Ampurias, come lo è fino al presente. (Continua)
-fibfiol sf onobav Ì3 ino ih bMìd b! oiJnob c*if> oxsbIsct oiol
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ESCAVAZIONI FATTE IN CORiNUS
ora ifib iìfateGD sub hiìs bsiibiiìoìt ni 6iuq onoa iV
Il Sig. Avv. Cav. D. Gius. Luigi De-Litala che nello
scorso giugno trovavasi a fare una campagnata colla sua
famiglia, e con alcuni suoi amici, nell'amena rada di Santa
ìaiaqaitHsidtO ib linslids il-O ^gaaKwn tr>»rào mrj 9 s\i oosw
-ne -isq ìeaoviaanoo iaoo s> ^nìWss ib oohanag araoir fi onoicvissnoa iissls ifgad
(1) Per la storia di questi castelli, e per le vicende che soffrirono > si può
-consultare il Della Marmorei, Itinerario n. 2 p. <272ib amori loo ijfiltaqqc oaòs
(2) Di questo Vescovo si fa pure menzione negli ultimi Codici di Arborea
pubblicati dal De Castro (pag. 67), dove dicesi d'essere slato esiliato dalla sua
sede da Unnerico Re dei Vandali.raffilo) 'jitiwv -nlo r, onil hsvoavx) » mnal