Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (6.1860)

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stra mensola. In epistolis Photii, scrive il Suicero, semper
scribitur uana^ruptog, chiose prò Gnabapios. In queste sue po-
che pai ole (riprodotte anche di recente nel tesoro della
lingua Greca) si nascondono due gravi errori. Falso è che
presso Fozio trovisi sempre scritto aaxcSapiog; poiché vi s'in-
contra anche il semplice Gnccdapiog (ep. 29, 33, al.) qualora
alla persona , a cui egli scrive , sia semplice spaiharàis.
Falso è parimenti, che ctanadaptoq sia scrittura viziosa ; poi-
ché ella equivale a npaToonaSapioq. E valga il vero. Lo stesso
personaggio di nome Elia dicesi ora aspatharios , ora pro-
tospatharios (ep. 16, 121, 197). Così dicasi di Giovanni (ep.
33, i34)? di Teofilo (ep. i23, 193) e di altri. E che il
Greco A apposto in principio di un titolo valga npcoToq an_
che presso Fozio, chiaro si pare dall'indirizzo dell'epistola

CCXLI ®so(pavei òiaxQva xai avoTapia; yaìe a dire TipcoroyoTcapicj,

come leggesi in capo all' epistola LXXXIIL

-ono oiolii li se» 10 sasmiR

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SCHIARIMENTI SULL ISCRIZIONE GRECA

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DELLE DUE MENSOLE

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È per me una bella ventura il poter nuovamente ag-
giungere in questo Bullettino alcune parole, a foggia di
commento, alle dotte lucubrazioni dell' illustre mio collega
abate Celestino Cavedoni, contenute nella dichiarazione
qui sopra inserita.

Soffermandomigjijio primo luogo sul Torcotorio protospa-
tario ed arconte, osservo che nel catalogo dei regoli di