Cagliari figurano due principi di quel nome, cioè Torco-
torio I che cominciò a regnare il io5g, e morì prima del
1073, e Torcotorio II , il di cui regno principiato nel
1108 terminò nel 1129. Dei due quale sarà il memorato
nell' epigrafe greca di cui si discorre ? Un' altra iscrizione
parimenti greca incisa in una lista di marmo divisa in tre
pezzi murati dietro 1' altare della Chiesa di S. Antioco ,
esistente nella penisola così stesso denominata, è quella che
ci addita la miglior via per uscire delle difficoltà. In fatti
vi si trova scritto, Torchotorii protospatharii et , . ispel-
lae (1): ora questo Torcotorio è il I.° cioè quello il di cui
regno principiò nel io5g, e lo affermo, perchè la parola
ispella accenna alla seconda sua moglie chiamata Nispetta
o Semispella (2). Se egli era protospatario , e perchè non
sarà lo stesso della epigrafe dell' antica distrutta chiesa di
S. Sofia presso a Villasor?
Rimane ora a vedere il perchè assumesse il titolo ono-
rifico di Protospatario, vale a dire capitano della guardia
imperiale di Costantinopoli, ossia degli Spatarii, cioè ar-
mati di spada. Egli è certo dalla storia , che la Sardegna
si emancipò sin dal 687 dalla dominazione degl'imperatori
di Bizanzio che in appresso rimase sempre da loro indi-
pendente, e che i quattro regoli o giudici dell' Isola erano
altrettanti principi indipendenti sotto F alta sovranità, più
di nome che di fatto, della sedia apostolica. Certo è ancora
che tranne il Torcotorio di cui parliamo, nessun altro dei
regoli di Cagliari figura col titolo di protospatario. Dunque
giova conchiudere che costui in relazione colla corte im-
periale di Costantinopoli si abbia procurato un titolo ,
onde una volta forse erano investiti gli antichi presidi che
da Costantinopoli si spedivano al governo dell'Isola.
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(1) V. Della Marmerà, Itinere do V Ile de Saligne; Voi. F. Fg. *77.
(2) V. Pergamena d'Arborea da me illustrata pag. 148.
torio I che cominciò a regnare il io5g, e morì prima del
1073, e Torcotorio II , il di cui regno principiato nel
1108 terminò nel 1129. Dei due quale sarà il memorato
nell' epigrafe greca di cui si discorre ? Un' altra iscrizione
parimenti greca incisa in una lista di marmo divisa in tre
pezzi murati dietro 1' altare della Chiesa di S. Antioco ,
esistente nella penisola così stesso denominata, è quella che
ci addita la miglior via per uscire delle difficoltà. In fatti
vi si trova scritto, Torchotorii protospatharii et , . ispel-
lae (1): ora questo Torcotorio è il I.° cioè quello il di cui
regno principiò nel io5g, e lo affermo, perchè la parola
ispella accenna alla seconda sua moglie chiamata Nispetta
o Semispella (2). Se egli era protospatario , e perchè non
sarà lo stesso della epigrafe dell' antica distrutta chiesa di
S. Sofia presso a Villasor?
Rimane ora a vedere il perchè assumesse il titolo ono-
rifico di Protospatario, vale a dire capitano della guardia
imperiale di Costantinopoli, ossia degli Spatarii, cioè ar-
mati di spada. Egli è certo dalla storia , che la Sardegna
si emancipò sin dal 687 dalla dominazione degl'imperatori
di Bizanzio che in appresso rimase sempre da loro indi-
pendente, e che i quattro regoli o giudici dell' Isola erano
altrettanti principi indipendenti sotto F alta sovranità, più
di nome che di fatto, della sedia apostolica. Certo è ancora
che tranne il Torcotorio di cui parliamo, nessun altro dei
regoli di Cagliari figura col titolo di protospatario. Dunque
giova conchiudere che costui in relazione colla corte im-
periale di Costantinopoli si abbia procurato un titolo ,
onde una volta forse erano investiti gli antichi presidi che
da Costantinopoli si spedivano al governo dell'Isola.
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(1) V. Della Marmerà, Itinere do V Ile de Saligne; Voi. F. Fg. *77.
(2) V. Pergamena d'Arborea da me illustrata pag. 148.