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in cui vivevano, colle frequenti assenze che facevano (i), nè
avendo simpatie col clero e col popolo, non potevano fare,
tanto nel materiale che nello spirituale , quel bene che si
aspettavano dai nazionali. Per due secoli circa essi dura-
rono in continua guerra coi sardi fino alla distruzione della
casa di Arborea, per cui in allora cessarono le arti, e ven-
nero meno i popoli, e fu una piaga per la Sardegna peg-
giore di quella che provò nelle invasioni dei feroci saraceni,
perchè queste furono passeggiere, ed in poco tempo le
popolazioni ritornarono al ben essere di prima: al contra-
rio quella lasciò da pertutto le impronte della miseria e
delia desolazione.
G. Spano
DONO DEL DOTTOR DAVIS AL MUSEO CAGLIARITANO
I luminosi esempli di generosità verso gli stabilimenti
pubblici sono mai sempre fruttiferi. Accendono gli animi
a nobile emulazione : e le lodi che gli accompagnano sono
un possente incentivo a liberalità novelle.
Una prova ce ne rende il Museo d' antichità di Cagliari.
Non ha guari arricchivasi della preziosa collezione Spano:
e non tanto a questa, quanto al Museo dava un nome il
catalogo che ne dava alla luce 1' illustre donatore, e del
quale io poco anzi faceva un cenno in questo stesso Bullet-
tino (an. VI. p. 5^).
A questo dono succedette quello che giorni sono faceva
allo stesso Museo il dottissimo antiquario inglese Dottor
JSf. Davis. E chi non vede che le liberalità sono una se-
mente che presto o tardi produce bei frutti ?
(i) Dal codice dell'episcopato ■ di Sorres risulta che per Io più dimoravano e
morivano fuori di patria.
in cui vivevano, colle frequenti assenze che facevano (i), nè
avendo simpatie col clero e col popolo, non potevano fare,
tanto nel materiale che nello spirituale , quel bene che si
aspettavano dai nazionali. Per due secoli circa essi dura-
rono in continua guerra coi sardi fino alla distruzione della
casa di Arborea, per cui in allora cessarono le arti, e ven-
nero meno i popoli, e fu una piaga per la Sardegna peg-
giore di quella che provò nelle invasioni dei feroci saraceni,
perchè queste furono passeggiere, ed in poco tempo le
popolazioni ritornarono al ben essere di prima: al contra-
rio quella lasciò da pertutto le impronte della miseria e
delia desolazione.
G. Spano
DONO DEL DOTTOR DAVIS AL MUSEO CAGLIARITANO
I luminosi esempli di generosità verso gli stabilimenti
pubblici sono mai sempre fruttiferi. Accendono gli animi
a nobile emulazione : e le lodi che gli accompagnano sono
un possente incentivo a liberalità novelle.
Una prova ce ne rende il Museo d' antichità di Cagliari.
Non ha guari arricchivasi della preziosa collezione Spano:
e non tanto a questa, quanto al Museo dava un nome il
catalogo che ne dava alla luce 1' illustre donatore, e del
quale io poco anzi faceva un cenno in questo stesso Bullet-
tino (an. VI. p. 5^).
A questo dono succedette quello che giorni sono faceva
allo stesso Museo il dottissimo antiquario inglese Dottor
JSf. Davis. E chi non vede che le liberalità sono una se-
mente che presto o tardi produce bei frutti ?
(i) Dal codice dell'episcopato ■ di Sorres risulta che per Io più dimoravano e
morivano fuori di patria.