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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 6.1860

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Spano, Giovanni: Sul volgare adagio Gelossrdoniosa [sic!] il riso sardonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0193

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AL BALLETTINO ARCHEOLOGICO SARDO ANNO U

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SUL VOLGARE ADAGIO

TEAOSSPAONIOSA
IL RISO SARDOrSICO (1)

Risum reputavi errarem
Eccle. II, 2.

L' autore più antico che citò questo detto proverbiale fu Omero, il quale
( Ili. A , v. 595, e Z, v. 471 ) lo dipinse riguardo all' effetto, e nell' Odys.
Y, v. 502) espressamente lo appellò SAP^ANIOiN ( sardanion ). Da Ci-
merò lo presero tutti gli altri scrittori greci e latini , trascrivendo la voce
colla stessa ortografia , 0 con qualche differenza di lettera. Così Plutarco
yslcoq oapdiavoq, nel senso che i piaceri del mondo portano seco pentimento
d'animo (2). Zenobio lo chiama aapSoviog ysXevq (sardonios ghelevs).
Presso lo Scoliaste Licofronc trovasi scritto aapfaos ysXcog (sardios ghe-
los). S. Greg. Nazianz. axpììovixco (sardonico ) (3) , e così via via dicendo
degli altri.

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Lo stesso fecero gli scrittori latini, tra i quali è da notare Cicerone , il

quale riportò in greco il proverbio scrivendo a Fabio Gallo ( lib. 7, ep.

25), dicendogli che se Cesare venisse a comandare, avrebbero riso con

riso sardonico , ysXccna. accpìovto-/ {ghelota sardonion) , cioè avrebbero

applaudito per forza una cosa che poi sarebbe dispiaciuta (4).

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(1) Questa monografia venne pnbblicata nel 1833 , e diretta in forma di lettera al eh. ear,
Giovenale Vegezzi-Ruscalla, Deputato al Parlamento Sardo.

(2) Haec nemo sanus oblectaliones vel laelitias germanas appellet, immo si ullus est
animi, sardianus risus in his est.

(3) Id facio quod mens mea damnat et odit - Obleclorque malis, mortemque in pectore
fixam — Rideo risu sardonico . . ( In proem. de virlut. ).

(4) Il gran Tullio parlò sempre con rancore della Sardegna e dei Sardi chiamandoli ora ma-
strucati latrunculi, ora repudiati coloni, Sardi venales , qenus afrum , faUacissimum
genus Phoenicum, etc., in modo che fece dire con sorpresa a Quintiliano, Cicero Sardos
contemnit (Inst. IX , c. I ). Ed egli stesso , patrocinando Domizio e Scauro ( il Verro della
Sardegna ) , scriveva al suo amico Attico , Possa io morire se so come sostenerli ! Non è ma-
raviglia , perchè, cotte dice un autore moderno, Tullio era non a vagliare la verità, ma a
Vincere le cause ( Cantù, Stor. Univ. voi. XV , p. 558 ).
 
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